Qualsiasi cri_ti_co se_rio, trovandosi tra le mani un disco intitolato “Capolavoro”, non può fare altro che cestinarlo senza degnarlo neppure di un ascolto. E questo è anche il nostro primo impulso.
Ma noi non siamo seri, non siamo neppure critici, e non siamo neppure reali, e soprattutto questo è un disco di Mu_si_ca Per Bam_bi_ni.
Messe così le cose cambiano... per cui ci gettiamo a `babomorto` nell`ascolto.
`azzo, che go_du_ria!
Nell`occasione il geniale Bongiorni scardina il mondo dei mes_tie_ri: improbabili, probabili e reali. Fra gli ultimi vanno sicuramente messi Dal Dottore, Supplente per sempre, Il Millemani e Il Nipote Elettronico. Diciamo pure che dove gli altri brancolano nel buio lui vede la luce.
A onor del vero il Bongiorni scrive sempre la stessa canzone, o comunque non più di tre o quattro, cha rigira, taglia e rimonta adattandola ai vari temi affrontati. Quella canzone - vabbè, quelle tre o quattro - è però talmente singolare e personale, che pure ripetuta all`infinito suona ori_gi_na_le.
Per il resto svegliatevi, coglionazzi, e ascoltate con attenzione, perchè da queste canzoni c`è molto da im_pa_ra_re. Soprattutto i diretti interessati.
Questa strip-hop-medieval-surrealista-futuribile è l`unica musica realmente contemporanea, e ”Capolavoro” è l`unico ca_po_la_vo_ro possibile.
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