`Silent Carnival´

Autore disco:

Silent Carnival

Etichetta:

Viceversa Records (I), Old Bicycle Records (CH)

Link:

www.viceversarecords.com
www.oldbicyclerecords.blogspot.com

Formato:

LP, D

Anno di Pubblicazione:

2014

Titoli:

1) A Process 2) Carrying The Fire 3) Existence 4) It`s Not Real 5) Crying Dance 6) Failure 7) Gare Du Nord 8) Floating Point 9) Restless Love + (solo nella versione digitale) June

Durata:

39:55, 47:59

Con:

Marco Giambrone, Caterina Fede, Alfonso De Marco, John Eichenseer (JHNO), Carlo Natoli, Salvo Ladduca, Andrea Serrapiglio, Luca Sciarratta, Giuseppe Cordaro (Con_cetta), Gianni Gebbia

una recensione piena di dubbi

x Gattesco Gatteschi (no ©)

Vivo da mesi nell`incertezza se consigliare o no l`acquisto di questo disco. Da una parte ci sono soluzioni strumentali piuttosto interessanti, sostenute dal coinvolgimento di nomi blasonati quali sono i vari Serrapiglio, Sciarratta, Gebbia (*), Cordaro, Eichenseer ... , e dall`altra mi par di sentire una dipendenza troppo stretta dai Joy Division e discendenza che mi lascia un po` perplesso (In A Process, soprattutto, la voce è pura imitazione del fu Jan Curtis).
Ma veniamo al sodo.
Silent Carnival è un progetto aperto guidato da Marco Giambrone, già con Marlowe e Nazarin, artista siculo a tutto tondo, ancor più che musicista. Il calibro degli strumentisti coinvolti nel progetto è indicativo del rispetto che circonda il personaggio. Le nove canzoni - tutte su testo dello stesso Giambrone tranne Restless Love firmata da Caterina Fede e A Process dove è stato utilizzato un testo di Dylan Thomas - sono lugubri e sepolcrali, molto lente, ma dalla struttura in forma libera. Soggetti come dark wave, industrial, low core e free-rock fanno da sfondo per tutto lo scorrere del disco, e l`insieme sembra comunque essere frutto di passione sincera e non di fastidiose strategie studiate a tavolino.
Sicuramente originale, e controcorrente, è la scelta fatta dagli editori. A differenza di quanto vorrebbe il senso comune, rendere il vinile più appetibile rispetto agli altri tipi di supporto, hanno infatti scelto di mettere un bonus nella versione digitale. E, statene pur certi, non si tratta affatto di uno scarto. June, canzone minimale di elegiaca bellezza, rappresenta uno dei punti liricamente più elevati del disco (insieme a Crying Dance e a Restless Love che, essendo cantata da Caterina Fede, si discosta un po` dal resto).
Contrariamente dal solito, quindi, non ci sono dubbi nell'indirizzarvi verso la versione digitale. Fermo restando che permangono quelli iniziali relativi all'acquisto del disco.

* La sua partecipazione in Crying Dance si associa ad uno dei pezzi più belli e più originali.


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Data Recensione: 27/7/2016
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