A nome Reciprocal Uncles s`era recensito un CD pubblicato, sempre per Amirani, circa cinque anni fa. In quell`occasione la sigla nascondeva il duo Mimmo - Lenoci, duo che oggi ritroviamo raddoppiato per la presenza del batterista Cristiano Calcagnile e del clarinettista tedesco Ove Volquartz. In realtà anche queste registrazioni sono vecchie, ma solo di due anni, e sono state effettuate durante un concerto nella città di Göttingen, tutto ciò è comunque comprensibile già dalle note che sempre alleghiamo alle nostre recensioni.
E` comunque necessario ripartire da quelle vecchie impressioni per sottolineare il grande equilibrio che c`è, sia fra gli spazi che i quattro si ritagliano, sia negli insiemi, e sia fra le soluzioni più soft e quelle più irruente.
L`accoppiata degli strumenti a fiato si completa per contrasto di timbriche, oltrechè per una naturale antitesi fra suoni metallici e suoni lignei.
I due soggetti ritmici, ma forse è ingiusto definirli tali, si completano invece per compenetrazione, laddove una concezione percussiva del pianoforte e una concezione melodica degli oggetti percossi finiscono naturalmente con l`incontrarsi.
Libertà e democrazia: a emergere è l`idea colemaniana di un collettivo senza leader, dove il contributo dei vari componenti va a formare incastri armonici sulla cui simmetria si gioca l`equilibrio complessivo.
Nella via Hatum Rumiyoc di Cuzco c`è una pietra, cosiddetta dai dodici angoli, che fa parte di un vecchio muro incaico e s`incastra alla perfezione con quelle che gli stanno intorno. Si trova lì da secoli e, insieme al muro di cui fa parte, ha resistito alle intemperie, ai terremoti e ai colonizzatori spagnoli. Così vedo la musica di questo quartetto, un insieme di elementi poliedrici che s`incastrano alla perfezione l`uno con l`altro, fino a formare compagini strutturalmente solide e architettonicamente impeccabili.
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