C`è da impazzire.
La copertina del CD presenta una catasta di rami sciancati, come dopo un temporale, senza nessuna scritta a indicare l`autore o di che disco si tratta.
Girando si apprende che il nome dell`autore, una femmina, è Clara de AsÖs.
Cerco su internet per capire chi è costei e m`appare una sfilata di pagine religiose con monache, missioni e quant`altro. Clara di Assisi, gnocca di Devi, come ho fatto a non pensarci prima. Santa Chiara d`Assisi!
Il titolo del disco, e dell`unico brano che comprende, è poi tutto un programma: “Uno Todo Tres” (un tutto tre).
Finalmente giungo a capo dell`arcano: Clara de AsÖs è una ventottenne chitarrista spagnola con il nome da santa che non suona il flamenco, che si presenta così al suo esordio discografico (quello cosiddetto fisico) dopo una serie di tracce rilasciate in rete.
Mi pare conclamato che la Spagna, in quanto a musica sperimentale, e uno dei fanalini di coda dell`eurotreno, e la nostra Clara, che fa musica sperimentale, ha dovuto cercare rifugio in Francia, esattamente a Marsiglia (tanto per non staccarsi troppo dai torridi climi della madre patria), e qui ha trovato orecchie disposte ad ascoltarla e musicisti in grado di darle un sostegno (ha collaborato con Noël AkchoteÌ, Antez, d`Incise, Golem Mécanique, Emmanuel Lalande, Nicolas Dick e Miguel A. GarcÖa).
Uno todo tres è un bordone minimale che si sviluppa come una lunga onda, con picco centrale, e si risolve continuamente in un brulicare di timbri. Come un concerto estivo di insetti perso nel silenzio della notte. La de AsÖs mette in mostra uno stupefacente controllo sia sullo strumento sia sui volumi, e state pur certi che risentiremo parlare di lei.
L`acquisto è un dovere gli aficionados Di Eliane Radigue, Phil Niblock e Rafael Toral, ma è comunque consigliato anche a tutti gli altri.
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