Dopo un lungo silenzio durato circa tre anni, torna finalmente Amon, personaggio-simbolo per quanto riguarda il genere dark-ambient non soltanto in Italia ma anche a livello internazionale, con un nuovo lavoro disponibile sia su supporto CD che in vinile, prodotto dalla prestigiosa etichetta italiana Amplexus.
Una lunga attesa, che fa sì che l'uscita di "Nona" assuma le caratteristiche di un vero e proprio evento, a differenza di quanto accade per altri artisti che a volte si lasciano `tentare` dal proporre un eccessivo numero di realizzazioni in archi temporali troppo brevi, con il rischio che l'ascoltatore, abituato a uscite troppo frequenti, finisca per `assuefarsi` alle nuove proposte, perdendo progressivamente l'interesse e il piacere di scoprire ogni volta cosa c'è di nuovo, e finendo magari per disinnamorarsi di un determinato artista soprattutto quando, ad uscite troppo ravvicinate, non corrisponda di pari passo una reale ricchezza di idee, una vena compositiva davvero `effervescente` ed ispirata, un'oggettiva ragione che insomma giustifichi una produzione tanto vasta.
"Nona" è un lavoro di breve durata, 21 minuti di musica riunita un unico brano, che pur rimanendo perfettamente coerente con il passato musicale di Amon, in contesti ambientali decisamente oscuri e tendenzialmente statici, differisce dagli album precedenti per una maggiore propensione al `movimento` (ma non aspettatevi giri di sequencers, parti ritmiche o melodie ostentate ovviamente...) per una maggiore `ricchezza cromatica`, una più ricercata scelta dei suoni e una più articolata, attenta e complessa forma dei paesaggi sonori ricreati, dei cambi d'atmosfera, delle progressioni e delle numerose variazioni che caratterizzano l'ascolto in tutta la sua durata...
Laddove insomma in passato la marcata staticità e i suoni di drones bassi e profondi erano i veri protagonisti delle composizioni , in questo caso assumono piuttosto il ruolo di `contorno`, o meglio ancora di `substrato`, lasciando emergere in modo più chiaro ed evidente altri elementi sonori, abilmente organizzati in strutture piuttosto variegate, mai troppo immobili, nè tanto meno `pesanti`, o comunque troppo `difficili`.
Un nuovo splendido lavoro per Amon, e una dimostrazione che l'ormai piuttosto inflazionato mercato della musica dark-ambient può comunque regalare ancora grandi gemme e grandi emozioni, purchè dietro le macchine ci siano menti davvero `pensanti`, e non occasionali `assemblatori di basse frequenze` privi di idee e di propria personalità musicale...
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