Autore disco: |
Mandarin Movie |
Etichetta: |
Aesthetics (USA) |
Link: |
www.aesthetics-usa.com |
Formato: |
CD |
Anno di Pubblicazione: |
2005 |
Titoli: |
1) Orange 2) The Green Giraffe 3) Black Goat (part one) 4) Black Goat (part two) 5) The Ghost Ship is Sinking 6) Peking Duck with Steam Dumpling 7) Avery Modern Camera (part one) 8) Avery Modern Camera (part two) 9) Ghost Ship don`t Sink 10) The Highest Building in the World |
Durata: |
41:08 |
Con: |
Rob Mazurek, Alan Licht, Matthew Lux, Steve Swell, Jason Ajemian, Frank Rosaly, John Herndon, Rick Rizzo, Mikael Jorgensen, Jim Becker |
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piacevole |
x Alfredo Rastelli |
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Mandarin Movie è il nuovo progetto facente capo a Rob Mazurek, cornettista e membro fondamentale del Chicago Underground, nelle sue varie manifestazioni di duo, trio, quartet ed orchestra, nonchè attivissimo con Isotope 217 e recentemente visto all`opera con computer in lavori elettronici in solo. Dell`avventura fanno parte Alan Licht, Matthew Lux (anche esso un isotope 217) e tre frequentatori della scena free jazz come Steve Swell, Jason Ajemian e Frank Rosaly. A questi vanno aggiunti contributi che variano da membri di Isotope217, Eleventh Dream Day e Tortoise a quelli di Califone e Wilco. Rispetto ai lavori di Mazurek con i gruppi suddetti, in questa occasione siamo colpiti da un sound prevalentemente duro, ciò dovuto probabilmente al fatto che Alan Licht non è Jeff Parker (presenza fissa nei lavori di Rob MAzurek) e questo ha fatto in modo di virare il suono verso lidi più sanguigni di rock e funk. Il ricordo dei gruppi con cui ha mosso i passi Mazurek è ancora vivo (l`inizio di The Green Giraffe, The Ghost Ship is Sinking, ricchi di momenti davisiani) ma qui ne viene presentata una versione più spigolosa: a prevalere è infatti la durezza e la compattezza del suono il cui artefice principale è da ricercare in Alan Licht, capace con la sua chitarra di creare passi urticanti e trasversali (Orange, i>Black Goat (part one)), in alcuni momenti davvero hard ( Avery Modern Camera (part two)). “Mandarin Movie” non è un disco eccezionale ma neanche brutto, come d'altronde i dischi del Chicago Underground o degli Isotope 217 che però hanno saputo raggiungere, in modo discontinuo, picchi più che considerevoli di questo anche se non sempre alla prima occasione. L`idea è quindi quella di rimandare il gruppo alla prossima occasione che speriamo sia più incisiva di questa.
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