“Vous rªvez / Vous ne rªvez pas” è l`album di debutto del giovane Alexander Peterhaensel, aka Tilia, uscito per la lusitana Crónica. Un disco che, presumibilmente, non passerà sotto le glorie della stampa musicale come altri dischi, simili nei contenuti (pensiamo al blasonato “Venice” di Fennesz, ai simmetrici assemblaggi suono-immagine di Ryoji Ikeda, alle gaie melodie di Tujiko Noriko, all`elaborato elettro-pop dei Lali Puna). Complice, purtroppo, la limitata notorietà , ancora in atto presso i circuiti sperimentali, e la scarsa quantità di musica prodotta fino ad ora. Tilia rimane un personaggio ombroso, soprattutto per il principale intrattenimento artistico nutrito con la video art coniugando un elaborato e raffinato melange dalla vistose istanze `glamour`. Anche l`opera qui presentata, che discende da simili gestazioni, si presenta come colonna sonora della performance teatrale tenutasi presso il London Resolution Dance Festival nei primi mesi del 2003 con la presenza di Christian Schwenkmaier al basso, Jo Morgan alla voce e dell`intera Who_loves2dance.company.
Il CD soffre soltanto della non completa `visibilità ` dell`opera nella sua integrità , nonostante il tentativo di colmare il vuoto attraverso un cortometraggio, posto in chiusura, carico di immagini care a questo soave scultore di suoni. Una carrellata dentro paesaggi naturali (eventi atmosferici ripresi in cambiamenti repentini, nuvole in libero movimento, alberi accarezzati dai venti, foglie sospese nell`aria...) resi surreali e onirici da una visione psichedelica, confinata nel DNA di Peterhaensel. La musica, del resto, è una fusione di calore espressivo che comprende (s)punti di riferimento globali: minimalismo, elettronica d`ambiente, le ritmiche `sfasate` del glitch, l`eccentricità del pop, la `convivenza` strumentale dell`elettro-acustica... insomma tutti riferimenti che, trasformati in nomi, si tramutano nell`eleganza costruttiva di Steve Reich, nel taglia e cuci giocoso dei Microstoria, negli scioglimenti liquidi dei `vecchi` Oval, nella liberazione melodica del digitale, ottemperata anche da tanti gruppi italiani come Tu M`, Pirandèlo, Ent...
Tre sentieri dall`alto tasso emozionale che partono da ... and coming back: preludio dal carattere brioso, delicati loops pianistici e colorate esplosioni di (elettro) pop; passano per roundaround, dal mood più malinconico e minimale: pianoforte ancora protagonista, note ripetute e smussate da aggraziati trattamenti al computer; e terminano con Moronic, dallo spirito più diretto verso sonorità organiche e fluttuanti di marca elettronica.
Un lavoro che riesce a manifestarsi denso di sensibilità , pregno di buon gusto, autenticamente `raffinato`, senza scaturire mai in soluzioni patinate e banali dal sapore del `già sentito`.
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