«Il lungo addio è il cantore che dal 2010 racconta storie di tormenti e solitudini ambientate nella riviera romagnola. Vestito di nero e con una maschera d`elefante a celarne il volto si aggira sulla costa, una volta all`anno per suonare in qualche stabilimento balneare le sue smunte canzoni» (dal comunicato stampa della Wallace).
Canzoni monotone, scarrupate e grottesche («sei bionda come la birra / sei bella come una bionda» ... «conservo persino uno sputo in un bicchiere e un bacio che non mi hai mai dato su una guancia che non ho più lavato») che stigmatizzano alcuni luoghi comuni legati alla riviera del liscio e delle spiagge sovraffollate. Dopo averle sparse, queste canzoni, in una serie di Cd-R e in un 7 pollici, ecco che approda alla (sempre attenta) Wallace per un mini CD che, in neppure 20 minuti, riesce a inquadrare piuttosto bene le caratteristiche del personaggio. Per l`occasione il nostro allarga la strumentazione, aggiungendo alla chitarra un basso e una spoglia batteria, senza con questo modificare il suo status di autentico outsider.
Se per voi The Shaggs, Jandek e Daniel Johnston sono il massimo questo è il vostro disco ma se invece, poverelli che siete, non potete fare a meno di “The Dark Side Of The Moon” vi conviene girare al largo.
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