Il gruppo di strada o, ancor meglio, l`orchestrina itinerante ha una sua tradizione ben radicata e un suo indiscutibile fascino. Si tratta di una tradizione legata soprattutto al folccore gitano e/o dell`est europeo (anche di derivazione ebraica), che si affianca e/o sovrappone a quella delle compagnie teatrali che si spostano di strada in piazza r di piazza in strada. In fondo, e ancor più negli artisti di strada, musica popolare e teatro viaggiano spesso di concerto. Guardatevi il bel film “Train de vie” dove c`è una scena molto illuminante a tal proposito.
Questo pistolotto è quasi indispensabile per introdurre il Coro Corridore con Megafoni, una congèrie partorita dall'utero fecondo dell`associazione Aidoru, che sembra far riferimento proprio a quella tradizione, sia negli aspetti esecutivi sia negli aspetti teatrali, con le particolarità di un`amplificazione effettuata tramite megafoni e di un repertorio che pesca a piene mani nella storia della musica rock.
Il repertorio è chiaramente improntato al puro divertimento, oltre a far riferimento alla storia personale dei sei orchestrali, e la scelta dei brani rimbalza soprattutto in ambito post-punk-wave fra Dead Kennedys, Devo, Clash, Cure, Talking Heads e Rage Against The Machine, ma senza bypassare classici della canzone italiana come Modugno e Buscaglione, vecchie glorie immancabili come Presley e Wray, o tormentoni appartenenti a epoche diverse quali sono These Boots ... e Walk Like An Egyptian (chi si ricorda le sanremesi Bangles?).
E` chiaramente impossibile riprodurre su CD l`atmosfera frenetica che viene a crearsi durante le esibizioni delle sei teste matte, a dispetto di una registrazione avvenuta in presa diretta - molto punk in quanto a spirito e attitudine - che riesce di fatto a dare un`idea non troppo errata del mood sonoro che si respira in strada al loro passaggio, dal momento che l`aspetto teatrale insito al progetto non è purtroppo catturabile da un semplice supporto audio. Ma il Coro Corridore, e la sua versione più stabile denominata Carretti Musicali, non è tanto una compagnia nata con l'intento di fare dischi quanto lo strascico di un riuscitissimo tour organizzato dai produttori artigianali di gelato, strascico che oggi si è comunque stabilizzato ed è richiesto in molti festival e manifestazioni estive (soprattutto, mi par di capire, all`estero).
Difficile, quindi, consigliare il disco, dal momento che l`approccio migliore all`orchestrina sta nell`assistere alle loro esibizioni. Dopodichè l`acquisto di questo piccolo souvenir vi risulterà indispensabile.
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