Sui generis:
se avete a cuore la parola, il suo suono, il suo convergere insieme ad altre parole in discorso, frase, motto, il suo variare di generazione in generazione, da luogo a luogo - a volte da casa a casa e addirittura all`interno della stessa casa, e se siete interessati anche alla scomposizione del linguaggio, alla sua dissoluzione, alla sua frequente inintelligibilità , se siete interessati a tutto questo il surrealismo di Alessandro Bosetti è quello che fa per voi.
Interamente testuale il primo e con intermezzi strumentali il secondo, i due dischi vanno a sviluppare ulteriormente, anche attraverso un sistema elettronico studiato dallo stesso Bosetti e chiamato Mask Mirror, una ricerca iniziata ormai da più di due lustri. Bandito temporaneamente il sax soprano, l`autore si concentra unicamente su voce ed elettronica e, non rinunciando comunque all`ausilio di validi strumentisti, mette in opera due formazioni `simili`, clarini e violino nel primo LP e clarini e chitarra nel secondo.
“Stand Up Comedy” e “Renard” non sono certo lavori di facile ascolto, ma neppure di ascolto complicatissimo, e non dovrebbero risultare troppo ostici a coloro che sono un minimo avvezzi alla moderna sperimentazione sonora. Le due lunghe piste del primo disco presentano caratteri ben distinti: nel lato A è possibile seguire un incredibile intreccio di voci dialoganti, con l`utilizzo del solo Mask Mirror oltre alla propria voce, mentre nel lato B la voce e le elettroniche dell`autore interagiscono con gli strumenti di Chris Heenan e Johnny Chang. Entrambi i brani sono stati registrati in pubblico, un pubblico attento che in conclusione non lesina un caloroso applauso.
“Renard” offre atmosfere più elaborate e meno libere riuscendo tuttavia quasi altrettanto convincente del `fratellino` anche quando, come nella trilogia minimalista Forme / Polyforme / Multiforme, è la voce ad essere bandita per affidare la tessitura al solo impianto strumentale. Il punto più debole mi sembra quello in cui Bosetti si avvicina più insistentemente alla forma canzone con Perdre, cantata con voce salmodiante, mentre il momento più intenso è sicuramente da ricercarsi ne La Vielle Dame, dove la sola voce ricama componendo e scomponendo con incredibile efficacia.
Per i fan di Bosetti:
“Renard” e “Stand Up Comedy” fotografano un momento particolarmente intenso del percorso artistico di Alessandro Bosetti e, pur non raggiungendo gli splendidi vertici raggiunti con il trio Trophies, valgono ampiamente il precedente “Der Italienische Manierismus”, che appariva troppo discontinuo e disomogeneo. Il sassofonista ha ormai raggiunto una propria singolarità e una propria maturità anche in questo particolare ramo del suo modello espressivo, dedicato allo svisceramento del linguaggio nei suoi numerosi aspetti. E` inutile ripetere le tappe di questo percorso, tanto ne abbiamo scritto, ma credo che i fan più accaniti non possano fare a meno di queste due piccole gemme nelle quali la ricerca dell`autore viene adattata a formule, e a strumentisti, diversi senza perdere nulla della sua particolarità e/o della spiccata personalità che ci sta dietro.
Per gli amanti del vinile:
I due dischi si presentano in una confezione particolare che definirei da `collezione`.
“Stand Up Comedy” è un picture-disc con sfondo bianco latte sopra il quale sono riportate, scritte a spirale, le parti testuali e le annotazioni. Il vinile è racchiuso all`interno di una busta trasparente e insieme a essa va a creare la siluette di un orso con, nel corpo di questa, un salmone stilizzato nello stile (credo) degli indiani che abitano le coste del nord-ovest americano (dallo stato di Washington alle propaggini meridionali dell`Alaska).
La confezione di “Renard” è più `classica`, non mancando però in eccentricità , con titolo e nome del musicista che vengono riportati unicamente nella costola, mentre il frontespizio presenta l`immagine di vari oggetti sistemanti in ordine casuale su uno sfondo bianco-latte. Nel retro gli stessi oggetti sono sistemati sullo stesso sfondo, ma la loro posizione è, sempre casualmente, variata come se fossero stati scozzati e rilanciati a m0` di dadi. All`interno, la confezione si apre a libro, sono sistemate le annotazioni, mentre il tondino centrale del disco, sempre bianco, riporta solo la A e B ad indicazione del lato.
Per gli amanti delle audiocassette:
“Stand Up Comedy” è stato pubblicato anche in questo formato.
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