S`è già scritto, e ancora si scriverà , del ritorno in termini piuttosto consistenti all`utilizzo del formato cassetta, ritorno che ormai coinvolge anche musicisti piuttosto affermati. Non vedo altre possibili letture, oltre al rinnovato utilizzo i quel supporto, per interpretare la pubblicazione di questo piccolo gioiello da parte della coppia formata da Mattia Coletti e Xabier Iriondo - ampliata in due brani dalla presenza del comanecio Glauco Salvo al banjo, coppia che pure è artefice di un gradito ritorno dopo un lungo periodo di silenzio.
Folk (blues) acustico psichedelizzato, psicotizzato, ammorbato, noisizzato, sporcato con rumori, con campioni, riletto attraverso la regola delle non regole, senza che vada mai persa un`oncia del suo gracile lirismo. Questa è la materia che compone “The Polvere`s Farewell”.
La sinergia creatasi fra i due musicisti - entrambi caratteri forti e difficili - dissoda terreni situati molto al di là di quella che potrebbe essere la sommatoria delle rispettive poetiche e questo, in un mondo dove uno più uno da un risultato quasi sempre inferiore a due, è di per se già un piccolo miracolo.
Ancor più miracolosa è la sostanza dei dodici titoli, una mescolanza azzardosa che risulterà incomprensibile per chi vive subordinato ad un mondo fatto di consuetudini e scevro d`immaginazioni mentre, viceversa, sollazzerà le orecchie di tutti quelli che usano la routine a mo` di carta igienica.
Se vi spostate di lato, negli articoli, potete trovare anche una lunga intervista con Xabier Iriondo.
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