Premetto che non sarò obiettivo rispetto a questo disco, poichè da tempo ho sviluppato una certa avversione nei confronti del genere vicino al così detto `folk apocalittico` che affonda le radici nei lavori di gente come Sol Invictus, Death in June Current 93 ed anche nelle loro varie derivazioni più popolari (o colte, a seconda dei punti di vista), in primis l`ormai star Antony. Fatti saldi questi che potremmo chiamare i fondatori del genere, ossia i nomi qui riportati e tanti altri che dagli `80 a oggi si muovono in tali direzioni, trovo che gli epigoni o comunque coloro che si rifanno allo stesso cupo e sofferente immaginario siano molto meno interessanti. E` il caso di questo pur valido Child of a Creek, che propone un lavoro molto addentro ai canoni suddetti, forse anche più vicino a certo dark/gotico, con aggiunta di venature chitarristiche elaborate prog e tastiere dal suono molto eighties. Intendiamoci: per gli amanti di questo genere di atmosfere forse un disco apprezzabile, ma forse il fatto che l`unico episodio davvero degno di nota sia quello in cui l`ospite d`onore Pantaleimon (al secolo Andria Degens) incanta con la sua splendida voce ci fa pensare che i margini di miglioramento sarebbero molti.
|