Autore disco: |
Perfect Vacuum |
Etichetta: |
Acidsoxx (Nl) |
Link: |
www.acidsoxx.com www.xs4all.nl/~lukas/english/moofa.html www.myspace.com/perfectvacuum2012 |
Formato: |
CD |
Anno di Pubblicazione: |
2009 |
Titoli: |
1) Gutter In The Sun 2) Satanic Man / Average Man 3) Glamour Addict 4) The Good Neighbour 5) Kosmisch Mechanischer Mann 6) Meaningful 7) It`s So Great To Be Me 8) Stories Of The American Civil Wars 9) Plumbing 10) MultiMedia Bookstore 11) True Belivier 12) Lake Geneva 13) White Blood on My Bride |
Durata: |
41:27 |
Con: |
Dave Marsh, Lukas Simonis, Nina Hitz, Noortje Köhne, Colin McClure, Trend Watkiss, Ingeborg Muller, Nazmiya Ibrahim, Pascal `Titi` Tabarnac |
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Allietante |
x sergio eletto |
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La prima stretta di mano fra Dave Marsh (cantautore) e Lukas Simonis (polistrumentista) fa molto notte dei tempi. Rotterdam era `80, ma per i 2 rimase solo una conoscenza formale e volante, e non fruttò mai nulla di comune mano. Svolazzati all`circa 30 calendari, dal nuovo scontro di due anni fa è finalmente germogliato un primo impegno a due, i Perfect Vacuum. Con 7 musicisti al seguito - già alcuni han preso parte in passato ai molti progetti capeggiati dal Simonis - il pensiero dominante è montare in formato bignami una stramba guida `turistica` sulle correnti musicali del 21° secolo. Logica la burla ordita dalla compagine olandese, e l`ascolto disgela ogni perplessità a riguardo. Ma quale terzo millennio con suoni d`autres mondes ancora vergini ad orecchio umano, i PV vivono un presente, e sognano un futuro, in cui le tradizioni musicali del XX° secolo (nel nostro caso un mischia francesca di folk, pop-ular, jazz, kraut e psichedelia, musica seriale) sono e restano alte gerarchie cui richiamarsi per foggiare i suoni del cambiamento. Ecco sulla soglia partire uno sciame provocatorio, pieno di citazioni folk asservite a balzani archetipi manipolatori (Gutter In The Sun); osservazioni pop decisamente anglofone e floreali molto fine sessanta (il bivio a più voci beatlesiano in salsa Penguin Cafe Orchestra con Satanic Man / Average Man e nella più colta The Good Neighbour); asincronie R&B beefheartiane rabbonite dal corredo sintetico delle ritmiche, invero elementari, sponda costante ai cori bambineschi e all`ugola di Marsh, ora cagnesca ora recitante e very cool (Glamour Addict); ritmiche marziali caduche, vacue correnti kraut, tono vocale basso e noir, il tutto cut-uppizzato dalla contropartita bucolica del banjo in mano a Trend Watkiss (nondimeno presenti in Kosmisch Mechanischer Mann i suoi unilateralismi rurals sulla falsa riga di un Chadborne meno integralista); desertificazioni rock fantasticando il ballad format d`oltreoceano (It`s So Great To Be Me). Come prillare dentro un suk, solo che al posto delle merci si scambiano linguaggi novecenteschi cosicchè Plumbing impasta l`out-folk con le note scordate di un piano essiccato, un`acustica sudista, vocine bianche, fastidi e rumori - minimi ma bastardi - in sordina; MultiMedia Bookstore, exotica & surf imbroccata da un Marsh via David Tibet; in True Belivier post-rockismi da città del vento (Tortoise) e vaghissime in-tuba-te - direi - dub.
Tra le cose più divertenti ascoltate quest`anno.
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