Nuove forze in arrivo nel crudo mondo dell`improvvisazione radicale.
Marco Tabellini, classe 1985, viene da Cattolica e va presentato come un talentuoso sbarazzino del chitarrismo spontaneo. Una cosa è certa, sentiremo sempre più spesso tintinnare il suo nome tra il jet-set improv dopo il lancio di questa coppia di soli all`elettrica, letteralmente al fulmicotone, licenziati sotto l`egida di Setola di Maiale.
Non sembra ci sia bisogno di un orecchio particolarmente allenato per comprendere le intelligenti differenze che separano, concettualmente, i due cdr: nel primo s`inala un`aria più `maleducata` e provvisoria, fatta di piccoli ritagli veloci e impulsivi, laddove nel secondo si evince un`estensione dei tempi quanto una maggiore ponderazione nell`assalire con le corde; ovviamente, in questo caso, fa gioco forza una ricerca precedente alla registrazione di «strutture più solide, e un suono più robusto», non frammentate.
Lo stampo M Tabe sembra ottenuto dalla liquefazione di vecchie e nuove glorie, e il resoconto di ciò porterebbe chiunque a ipotizzare uno stuzzicante melange fra Derek Bailey e Manuel Mota sotto l`influsso di una soffusa lucina bluesy... questa sì, astratta e difficile da decifrare se si possiede uno spirito restio alle magiche incertezze dell`estemporaneità .
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