Perchè iniziare menzionando un pezzo dei Cynic, semplicemente perchè per loro stessa ammissione i Dillinger Escape Plan, che sono un forte riferimento per il suono degli Incoming Cerebral Overdive, iniziarono suonando i Cynic alla velocità della luce, ne consegue che “nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma”. Nonostante sia partito subito dal parallelo più scomodo, il punto è proprio questo, nessuno “nasce imparato” e se le premesse sono buone il futuro non può che sorridere a questo gruppo. Tecnica e registrazione sono dalla loro ed anche il gusto, infatti oltre ai Dillinger richiamerei gli stessi Cynic menzionati all`inizio ed i Pestilence del periodo death-fusion, poi Botch, Hydra Head e un pochino di Ipecac in genere...comunque sulle coordinate del suono credo che ci siamo capiti. Le premesse non sono buone, anzi direi che sono ottime dato che questi ragazzi sanno davvero il fatto loro ed al di là della tecnica non sembrano proprio della gente che fa le cose superficialmente infatti la struttura dei pezzi fila liscia come l`olio nonostante tutti gli stacchi, i cambi di tempo ed i passaggi intricati. Diciamo che una cosa che balza subito all`orecchio ascoltando il gruppo è che oltre ai gruppo succitati ci sa una marcata propensione da “rockenroller” sotto a tutta quell`accozzaglia math-metal-fusion. Tempi andanti e buon fiuto per tenere assieme il pezzo senza rimanere necessariamente impantanati dalla tecnica (che c`è e si sente), in questo fa buon gioco anche la registrazione che fa rendere tutto in modo quasi clinico, insomma si può parlare tranquillamente di “bombardamento chirurgico”. L`influenza metal è molto marcata, ancora più dei gruppi di provenienza hardcore menzionati sopra, proprio per questo a tratti fa comodo chiamare in causa anche cose dei Meshuggah senza mai andare sul cupo come gli scandinavi. Certo, forse c`è ancora da lavorare un pochino su questa o quella componente oppure far maturare certe cose che sono ancora leggermente acerbe, ma è un piacere sentire dei ragazzi così giovani che suonano così bene e che comunque non fanno venire l`orchite fra un passaggio in tempi dispari e l`altro. Atmosfere sulfuree, rockenroll di granito, death-metal matematico, fusion col tirapugni e tutto quello che volete, ma resta che tutto fila via in modo molto piacevole. Con un ampio margine di miglioramento ma direi che “piccole donne crescono”.
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