Autore disco: |
Baars, Henneman & Mengelberg // Han Bennink |
Etichetta: |
Stichting Wig (NL) // Data Images (NL) |
Link: |
www.stichtingwig.com www.toondist.nl |
Formato: |
CD // DVD |
Anno di Pubblicazione: |
2009 |
Titoli: |
1) Leng 2) Sliptong 3) Mizu-iro 4) Fishwalk 5) Zee-engel 6) Is That Solly? 7) Misha Started Whistling 8) Oystercatchers // 1) Hazentijd + 1) Improvisation 2) Wink No. 50 3) Happy go lucky local 4) Klein Verstelwerk / A Little Mending 5) .... 6) Brozziman 7) Solo |
Durata: |
43:17 // 70:00 + 67:54 |
Con: |
Ab Baars, Ig Henneman, Misha Mengelberg // Han Bennink + varie comparse + Duo Mengelberg / Bennink, Tobias Delius Quartet, ICP Orchestra with Dave Douglas, Duo Janssen / Bennink, Bennink conducts the RIO / Royal Improvisers Orchestra, ICP Orchestra with Peter Broetzmann, Han Bennink |
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dutch-jazz: tutt`altro che pillole per vecchi nostalgici |
x e. g. (no ©) |
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Misha Mengelberg und Han Bennink. Un sogno di molti anni fa. Titoli come Where Is The Police? und Einepartietischtennis.
Mengelberg ha oggi l'aspetto del vecchio saggio, e probabilmente lo è, aspetto accentuato dalla presenza di una candida barba bianca. E se certi ardori giovanili sono ormai sbolliti, inevitabilmente direi, quella marcia in più che appartiene solo ai cavalli di razza rimane assolutamente integra. Pertanto, lasciate comunque alla memoria le dada-gag degli anni selvaggi, si ascolta oggi quello ch'è un pianista jazz di invidiabile cultura, in grado di spaziare dalle fantasie dell`intrattenitore da piano-bar a quelle del musicista formatosi studiando la musica di Thelonious Monk. E si ascolta uno strumentista in grado di tenere il passo con i più giovani colleghi presenti nel disco che, detto fra noi, sono una coppia consolidata da anni di esperienze comuni e sono i veri organizzatori della festicciola (a base di pianoforte, viola, sax tenore, clarinetto e Shakuhachi). E lo fanno da autentici padroni di casa, senza mostrare nessun cenno di cedimento o di soggezione nei confronti del vecchio maestro, organizzando questa gig totalmente improvvisata allo storico Bimhuis di Amsterdam (la sessione è però avvenuta in assenza di pubblico) che il CD, ottimamente prodotto dalla Henneman, ripropone in tutte le sue delicate e raffinate sfumature. Ma forse è proprio in questo, nel sapersi inserire fra le maglie di una coppia ormai standardizzata, che sta la grandezza dell`ultrasettantenne Misha Mengelberg. Un uomo vissuto a base di jazz e sigarette.
Il suo vecchio pard Han Bennink, invece, si racconta in un DVD (regia di Jellie Dekker) reso prezioso da testimonianze e flash filmici che ne documentano la ormai pluriennale attività , dagli inizi quando accompagnava il padre (pure lui batterista) alle prove, divertendosi a suonare durante gli intervalli, alle più recenti collaborazioni con i musicisti legati all'ambiente degli Ex... attraverso un primo periodo passato ad accompagnare i jazzisti americani che venivano in tour nella ricettiva Europa, attraverso le collaborazioni con quasi tutti gli improvvisatori europei e attraverso altri millanta progetti. Senza dimenticare il teatrante, il multistrumentista, il dissacratore, l'artista visuale e il 'maestro' impegnato in attività didattiche. Oltre all'eccellente documentario il DVD contiene anche alcune extra tracks con vari spezzoni tratti da concerti, fra i quali spiccano alcune storiche riprese del duo con Mengelberg effettuate nel 1980 a Groningen (la maggioranza dei filmati proposti nel DVD, a conferma dell`importanza rivestita dal locale olandese, provengono però dal Bimhuis). Nonostante la scarsa qualità delle riprese emerge tutta la carica libertaria e liberatoria del duo (Mengelberg, l'immancabile sigaretta in bocca, fa pensare che se il fumo fosse dannoso tanto quanto ci vogliono far credere, non sarebbe mai riuscito a diventare il canuto vecchietto che abbiamo incontrato sopra). Si tratta di un modello performativo che molti tentano ancora di riprodurre senza riuscire ad avvicinarsi neppure lontanamente a quello che era l'originale. Gli altri filmati extra risalgono ad un periodo più recente (2007-2009) e lasciano intendere, pur mostrando una certa standardizzazione (nonchè formalizzazione), di un musicista la cui originalità (seppur risaputa) continua a stupire e la cui ironia riesce ancora a divertire. Grand'uomo Han Bennink, prezioso come l'oro. Impossibile non volergli bene.
Se il dutch-jazz ha perso la sua carica più dissacratoria non è comunque ridotto a innocua curiosità da museo ed i suoi protagonisti non finiranno mai a fare l`attrazione da circo nella passerella del festival di sanremo (come avvenne al vecchio Louis Armstrong). Invecchiano, è l`umana condizione, ma lo fanno con dignità .
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