Questo disco di Michael Anderson in arte Drekka può essere inserito tra le uscite della nuova ondata di musicisti ambient folk, in cui primeggia a fianco di Grouper.
In realtà si tratta della raccolta delle prime registrazioni, rimasterizzata ed edita in occasione del tour europeo per la belga Morc, materiale che ha anche più di vent`anni ma assolutamente non li dimostra.
La bellezza e la qualità dei pezzi è molto alta per essere quella di un esordio e non si manifestano cadute in oltre due ore di musica.
Al primo ascolto arrivano tante idee difficili da elaborare tutte assieme, quantità e qualità .
Pian piano si entra nel mondo di Drekka: distese di suoni minimali, rumori, loop industriali e canzoni folk sospese nel vuoto. Dalla nebbia a volte spunta una chitarra.
I pezzi si fondono in un grande continuum com`erano concepiti nell`edizione originale, nei CD sono ora divisi in tracce e con titoli neutri ma si lasciano andare ascoltare come se fossero il corpo unico delle cassette uscite in origine. Musica intensa, ipnotizza e ci si lascia affondare.
Polvere di suoni che si accartocciano, si distendono per creare paesaggi; a volte attraversati da un` ombra con la chitarra che canta e suona canzoni folk minimali. Altre volte sono canzoni scurissime che si perdono in una distesa di suoni concreti.
Il tema di Window si ripete sia nelle tracce dall`EP “Windowframe” sia nelle altri EP, come ad unire insieme le uscite e dare un senso di unità a questa raccolta.
Musica da ascoltare a notte fonda, chiudendo gli occhi ci si immagina in case semiabbandonate e vuote, fuori pioggia, noi dentro soli e senza fuoco a scaldarci.
Disco da sentire e risentire.
Per scoprirlo invece dal vivo tour sarà in tour in Italia a novembre.
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