Autore disco: |
Bo Van De Graaf |
Etichetta: |
Buma Stemra Holland (NE) |
Link: |
www.bovandregraaf.nl wwww.subdist.nl |
Formato: |
CD |
Anno di Pubblicazione: |
2010 |
Titoli: |
1) Once Upon A Time In The East 2) The Thirsty Man 3) From Amsterdam With Love 4) Les Vacances De Monsieur Guillaume 5) Graffiti 6) Hable Con Hella 7) Cat On A Hot Thin Roof 8) Ascenseur Pour Un Esgargot 9) Any All 10) Koyaanisquatsch 11) Lost Tanga In Paris 12) Bolita 13) Et Depardieu Créa La Femme 14) Le Notti Di Cariba 15) The Bronx 16) 200 Hotels 17) The Gossip Father 18) A Space Or The Sea 19) The Night Servant 20) The Small Dictator 21) Jour De Fesse 22) Roads 23) Il Deserto Nero 24) For your Legs Only 25) Le Permis 26) Silence Of The Lamps (Suite) |
Durata: |
67:40 |
Con: |
Bo Van De Graaf, Lidia Van Der Vegt, Termine Deurloo, Jeroen Doomernik,Lucy Besson, Anna Akhmatova, Fred Van Duijnhoven |
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suggestioni filmiche dai Paesi Bassi |
x e. g. (no ©) |
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Bo Van De Graaf viene fuori dal crogiolo degli improvvisatori olandesi, ma la sua passione per il cinema (soprattutto di Fellini) e le colonne sonore (soprattutto di Nino Rota) lo hanno avvicinato ad un'ottica (comunque) più pop(ular). Ed è proprio tale infatuazione che sta alla base di questi venticinque temi - racchiusi fra i 9 secondi di Cat On A Hot Thin Roof e i 3 minuti e ½ di From Amsterdam With Love - per altrettanti film che, nel loro immaginario, richiamano inequivocabilmente pellicole famose come “C`era una volta il west”, “Ascensore per il patibolo”, “Il padrino”, “L`ultimo tango a Parigi”, “Il grande dittatore”, eccetera. Il piglio è più zappista che zornista (lo scomparso chitarrista-compositore viene anche omaggiato in 200 Hotels), e proprio lo scudo d`ironia che lo protegge, in questi anni fin troppo seriosi, è il maggior pregio del disco. La scrittura e l`esecuzione sono spigliate e qualificate, a definire un ascolto divertito e piacevole. Pur tuttavia il risultato è inferiore rispetto a quello raggiunto nei migliori esempi del genere, penso soprattutto a “Consumer CD” della Big City Orchestrae e “Commercial Album” dei Residents, e il più grande difetto del disco è di non restare focalizzato nella memoria.
L`ultimo brano (oltre sei minuti di durata) viene presentato come bonus e si differenzia dagli altri per una maggiore articolazione, seppure il suo mood si inserisca senza scarto alcuno nelle atmosfere generali del CD.
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