Autore disco: |
Coincidenza |
Etichetta: |
Zufall3177 (I) |
Link: |
zufall3177.com |
Formato: |
CD |
Anno di Pubblicazione: |
2009 |
Titoli: |
1-21) senza titolo |
Durata: |
69:45 |
Con: |
Agathe Gizard, Chad Popple, Frank Szardenings, Gastone Lagaffe, Hans Hartmann, Jeff Gburek, Jean Hervè Peròn, Mat Pogo, Peter Schlewinski, Jd Zazie, der Himmel |
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improvvisazioni preziose |
x Alfredo Rastelli |
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Giunge al secondo disco il progetto “Coincidenza”, ideato dall`etichetta romana Zufall3177, il cui esordio si era prefisso lo scopo di fotografare lo `stato dell`arte` del circuito impro capitolino. “Sui” invece ci traghetta a Berlino e coinvolge una serie di artisti di diversa estrazione geografica (ma di stanza, o anche solo di passaggio, a Berlino), con lo stesso intento ovvero quello di produrre improvvisazioni che “catturino l`essenza della musica”. C`è anche un pezzo di Italia in questo disco, nelle persone di JD Zazie e di Mat Pogo che ha l`onore di aprire le danze in compagnia di Agathe Gizard (voce e violino) e dell`intramontabile Jean-Hervè Peròn (voce e strumentazione varia); i tre mettono insieme una spora di folk alieno, stralunato e teatrale, da annoverare tra i piccoli capolavori di arte musicale. Sullo stesso piano si inserisce la traccia di chiusura, ad opera dei soli Peròn e Gizard, altrettanto folle ed ispirata, quasi a voler chiudere un cerchio.
E` tutto il disco però a mantenere una qualità altissima e soprattutto un`omogeneità impressionante (circostanza che caratterizzava anche il precedente lavoro), nonostante si vedano sempre all`opera formazioni differenti alla prese con territori differenti. Le sessions in cui compare Agathe Gizard, tra le artiste più gettonate nel disco, sono caratterizzate da una vena folk che ricorda tanto i God Is My Co-Pilot (tracce #4, #6, #20, quest`ultima con Mat Pogo alla voce), quanto le Two Foot Yard di Carla Kihlstedt in versione più free (tracce #2, #11, #8). Ma è un improvvisazione tout court quella posta in essere da questo collettivo: non mancano infatti momenti più cervellotici, come l`impro-rock della traccia #5 in cui troviamo il collettivo (quasi) al gran completo, tra cui il batterista di Gorge Trio, Colossamite e Iceburn Collective, Chad Popple (all`opera anche ai piatti nella traccia #14 in compagnia del chitarrista Jeff Gburek), così come non mancano gli istinti più rock (la tracce #7 e #12, quest`ultima una vera scheggia), nonchè alcuni scampoli di pura avanguardia (#13). Bellissime infine l`elettroacustica dei `duo` Frank Szardenings/JD Zazie (#3) e Gastogne Lagaffe/Jeff Gburek (#16), il jazz sensuale di #15 e quello definitivamente free di #18 e #17 (quest`ultima un`improvvisazione di sole voci, ad opera di Agathe Gizard e Mat Pogo).
In definitiva, un disco prezioso.
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