Dal Cramps “Masturbati” (78) al novello “Siamo Nati Vegetali” Andrea Tich, nei 31 anni frapposti, non ha mai interrotto gli allenamenti con la musica: tonicità mantenuta alla grande con la messa in onda di tanti progetti, e dove ha valore ricordare almeno la cosmica prodotta col fido Claudio Panarello (Progetto Tich) come le manovre definite in compagnia dell`istituzione Marsico, indirizzo italo (Tequila & Marijuana) o mutate a concept (“Milano città nella città ”). L`atterraggio su Snowdonia è letteralmente fluviale, 20 gemme dove una scrittura fatata e mai sazia di enigmi è alle prese con musiche altrettanto delicate e sfuggenti, poichè il mood porta facilmente a puntare sul cantiere italico, Battiato e Battisti stadio ermetico i più quotati. Gli arrangiamenti, dalla consistenza sintetica, partoriscono dolcezze in forma ballad dal sapore biologico come nella title track, scritta in comunella con Marsico, si fregiano di tracciati a metà tra il barocco e l`orientale, Entra Piano, e finiscono per indurre in tentazioni al movimento, un pelo eccessive ne La Notte come nel 4/4 techno di Sento Scricchiolii, più androidi e complicate invece nella coda di Raccontami. Con le sue parole Tich ispeziona allo stesso tempo ricordi ormai annebbiati del passato, il clima rarefatto di Vallì e quello attonito di IòI che Coccolo; compone piccoli haiku ritti sull`esistenza, Non mi Abbandonare, e accarezza vette d`inusitata poesia con Meduse in Amore: «Racconta una leggenda / che quando le meduse sono in amore / se uno dei due muore / l`altra si abbandona sulla spiaggia / e lascia che il sole con il suo calore / la trasformi in una gemma di vetro...».
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