`Treize Onze Douze´ // `Reflet´ // `11:48 - 09:01´

Autore disco:

Fago Sepia // Julien Beau // Mha

Etichetta:

Aposiopèse (F)

Link:

www.aposiopese.org

Formato:

CD

Anno di Pubblicazione:

2009 // 2008 // 2004

Titoli:

1) Treize 2) Onze 3) Douze // 1) reFLET 2) ETHOPéE // 1) 11:48 2) 09:01

Durata:

09:09 // 22:10 // 22:07

Con:

Florian Jamelot, Ghyslain Fracapane, Olivier le Gros, Jerome Bessout // Julien Beau // James Mha (aka Florian Jamelot)

tre brevissimi scorci di buona qualità musicale

x Matteo Uggeri

«Non lo vuole recensire nessuno perchè dicono che è troppo corto». Queste le parole di Pierre “Aposiopèse” nella mail in cui mi dice che m`invierà questo valido EP dei Fago.Sepia, già (ben) recensiti su queste pagine tre anni fa. Non molto è cambiato rispetto a “L` me sure ruse mal”, e quindi potremmo riutilizzare le stesse parole di allora: «una musica fresca, brillante, vitale e articolata, sapientemente tecnica ma che non straborda mai nel virtuosismo, e mantenendo un forte sapore pop». Forse sono pure perfino ulteriormente migliorati tecnicamente, ed il loro math rock s`impreziosisce di cambi di tempo e passaggi imprevedibili, mantenendo sempre quella godibilità di cui sopra. Vorrei vederli dal vivo, ed ascoltare presto il loro prossimo disco a piena durata.
Nota: parte del fascino dell`EP è certamente data dalla bella confezione e dal disco in vinile trasparente, che giustificano anche la breve durata del lavoro.

Curiosa confezione anche per il disco di Julien Beau, dischettino 3” racchiuso nella plastica di solito riservata ai (rari) mini-DVD. Si tratta in questo caso di un lavoro di tutt`altro genere, che parte tra field recordings (classici tuoni), un violoncello strapazzato e qualcosa che assomiglia ad un gamelan: niente di particolarmente nuovo anche qui, ma l`amalgama è riuscitissimo ed il brano in equilibrio perfetto tra sperimentazione e fruibilità , melodico il giusto e ruvido quanto basta per renderlo particolare. Ci va giù poi un po` più duro nelle tracce seguenti [sulla confezione ne sono segnate due, dai titoli kilometrici, il lettore ne individua invece tre], con dissonanze, accenni glitch, sibili persistenti ed ancora suoni di oggetti. Nel complesso una buona prova, forse un po` priva di un filo conduttore.

Ancora più minimale la bustina che contiene un altro 3”, edito nel lontano 2004 ma giunto a noi solo ora, il cui titolo sono solo le durate dei due lunghi brani che lo compongono. L`autore è il chitarrista dei Fago Sepia ma usa l`appellativo di Mha, che suona un po` come un perplesso interrogativo e un po` come una parola giapponese. Forse allora non è un caso che sia Sawako il primo nome che viene in mente nell`ascoltare i droni rarefatti e ricchi di armonici che aprono il disco, a cavallo tra un`ambient dai toni rasserenanti e lievi dissonanze che potrebbero rimandare anche a campioni del genere quali Basinski o Mathieu, sebbene nella seconda traccia la presenza dei synth si faccia più massiccia e rimandi più a Peter Namlok.
Lavoro assai gradevole, a tratti lirico e quasi commovente, soprattutto quando sui droni ammantati di delay intervengono i tintinnii di un glockenspiel o l`aprirsi e chiudersi di una porta. In mezzo ai tre mini del lotto è senza dubbio quello che più apprezzo.

Nel complesso, la francese Aposiopèse si dimostra un`etichetta discontinua ma coraggiosa, capace di svariare in territori lontanissimi ma mantenendo un grado di qualità molto alto. Non sarà facile seguirla se continua a procedere per passi alterni e imprevedibili, ma è purtroppo il destino di molte etichette affidate all`entusiasmo di un unico proprietario/manager/promotore/tuttofare.


click to enlarge!click to enlarge!
Data Recensione: 3/2/2011
  Torna al Menù Principale
 Archivio dell'anno 2011 ...

`High Violet´  

`Tibi´  

`Hologramatron´  

`Repas Froid´ // `Jeanne´ // `Hystérie Off Music´  

`Choose´  

`Live´ // `1/4´  

`Black Tar Prophecies 4´  

`Three´  

`Treize Onze Douze´ // `Reflet´ // `11:48 - 09:01´  

`The Haunting Triptych´  

`The Halfduck Mystery´  

`Forgotten Realm´  

`We Recruit´ // `It`s raining on one of my islands / Le petit chaperon beige´  

`Clam, Dolenter´  

`C`est La Dernière Chanson Tour - August 2009´ // `He Would Come Home Through The Window, Job In Hand´  

`Byznich´ // `Live At Radio Kairos / Reminder´ // `From The Tale Of Pigling Bland´  

`Last Tango in Paris (the music of Gato Barbieri & Jazztangos)´  

`A Book Of Songs For Anne Marie´  

`Third segment´  

`Your Future Our Clutter´  

`Lost´  

`A Song To The City´  

`Invocalizations´  

`Conspiracy´  

`Selamatkan Bumi (Save the Planet)´  

`Daily Birthday´  

`Insect tracks´  

`Margareth, Frank and the Bear´  

`Illuminate´  

`Lieu´ / `Detrimental dialogue´  

`Sunset to Sunrise´  

`『海辺より (From Seaside)´  

`Estremo Oriente Mediocre Occidente´  

`Baba - Festival di Arti Eccentriche e Culture Esplose - 2010´  

`FreeFall´  

`Dancing judas´ / `News from Belgium´  

`Getting Closer´  

`Folia´ // `Rebetika´  

`No Room For The Weak´  

`Amirbar´  

`Ordine `91 - `96´  

`Re-Conditioned´  

`Charlie The Bold´  

`Bootstrap Paradox´  

`Gravissima´  

`As a Leaf or a Stone´  

`Heraclite´  

`Lakefront´  

`Onrushing Cloud´  

`Quarzo´  

`Phonometak #8´  

`Repas Froid´ // `Ante-Mortem´ // `Les Comores´  

`Qualcosa nel mio Piccolo´  

`Same Difference´  

`La macarena su Roma´  

`Chronophage´  

`Zwei´  

`Bacco´  

`Night Kitchen - an hour of ruined piano´ // `Capsizing Moments´  

`Il gioco del silenzio´ // `Come sta Annie?´  

`Hazey Tapes - ep´  

`Closer to the small/dark/door´  

`The red giant meets the white dwarf´  

`In movimento´ // `Mixing Berries´ // `Il funerale della ninfea´  

`Bar<->Bari´  

`Concrete Songs´  

`Foam and Souls´  

`Chà sm' Achanès (Huge Abyss)´  

`The Rough And Rynge´  

`Tank´  

`Inertiadrome´ // `Renditions´ // `AM/FM´ // `8-inch #4´ // `Kriiskav Valgus´ // `MoHa! / Tape That split 10-inch´  

`Qua 'ndo lu cautu se mori´  

`Wow´  

`Live at Bloom 22/2/2011´  

`Goatness´  

`Jeanne Of The Dark´  

`Waspnest´ // `UpSet´  

`Accordion Koto´  

`Less Action, Less Excitement, Less Everything´  

`Mangiare!´  

`Notes for the synthesis´  

`The Ambush Party´ // `KA DA VER´  

`Electronicgirls Vol # 1´  

`Whale Heart, Whale Heart´  

`Nijika´  

`(Oversteps)´ // `Gravitoni´ // `Oleva´ // `it`s a musthang / midnight mutant´  

`Have a Nice Trip´  

`Anemici: sangue dalle rape´  

`Teem´  

`Auk/Blood´ // `Sinaa´  

`Mail From Fushitsusha´ // `You Should Prepare To Survive Through Even Anything Happens´  

`I`m Not Like You´  

`Deepwater Blackout´  

`Indivenire´  

`0509´ // `Astrana´ // `# 1´  

`Živili´  

`Lost Bags´  

`Death By Water´  

`Tutti dicono guardiamo avanti´  

`La foce del ladrone´  

`Wanna be Dino´ // `Delay Jesus `68´  

`Canzoni dalla voliera´  

`TNZR001´  

`Now That It's The Opposite, It's Twice Upon A Time´  

`Frontiera´  

`大罐 Big Can´  

`月球专用音乐 Music for Listening to the Moon´  

`Somewhere Out There´  

`Il Rombo Strozzato - impro ensemble´  

`Zzolchestra´  

`Galactic Boredoms´  

`Super Axel Dörner´ // `Lohn & Brot´  

`Pineda´  

`L`Italia nelle canzoni´