Qualche critico degli anni d`oro, quando la critica era una cosa quasi seria, avrebbe scritto di chitarre affilate come rasoi e di voce al vetriolo.
Naturalmente a proposito degli Hazey Tapes, team fiorentino che affonda le radici nello sporco punk-rock di Detroit (Stooges, Destroy All Monsters...), in certo neo-garage dall`epica morriconiana (Droogs...) e nel post punk inglese più visionario...
Non ho avuto l`occasione di vederli in concerto, ma qualche sketch presente su you tube conferma sia l`ottima impostazione sia le buone qualità espresse nel disco. Il gruppo, tra l`altro, ha deciso di promuovere questo 5-pezzi con un interessante video, curato dal batterista Leonardo Stefenelli e creato appositamente per il pubblico dei sordomuti (buttateci un occhio, potete accedere direttamente cliccando nel contatto riportato sopra).
Accanto ai Baby Blue, limitatamente alle mie conoscenze e alle proposte più genuinamente rock, questo è uno dei migliori gruppi che gravitano intorno al capoluogo toscano.
Chiudo con l`augurio che la prossima realizzazione discografica possa essere distribuita più capillarmente.
Lo meritano.
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