Le prime sensazioni che traspaiono dal cantautorato di Andrea Casali sembrano sussurraci nelle orecchie qualcosa di profondamente intimo, impalpabile, semplice. Il gusto estetico maggiormente disposto a conformarsi con le caratteristiche del giovane bergamasco sembrerebbe il low-fi da cameretta il quale, eccetto rarissimi episodi, vede l`esclusiva delle conduzione riposta nel calore solitario di una singola chitarra acustica. Magari la si può solo percuotere con rigore certosino (Primo Discorso Diretto), accompagnarla con magri tratteggi dell`armonica (Fiato Corto), stimolarla mediante scatti risoluti della voce (Dimmi qualcosa in Silenzio), lasciarla fluttuare tra le maglie desolate di un`elettrica (Balena Bianca). Canzoni strutturalmente scheletriche, poichè l`obbiettivo del progetto Caso consiste nel colpire gli animi con le storie narrate da siffatte ballate: spaccati d`esistenza, riflessioni d`amore, storie di perdizioni, e persino urli di sdegno al vetriolo diretti contro l`industria musicale nella sua globalità (Aranciata Amara). In linea di massima un lavoro piacevole.
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Una delle cose che più mi piace di Caso è che da quando lo conosco l`ho sentito suonare dal vivo diverse volte, e ogni volta resto colpito da come suoni ogni canzone sorridendo, anche quando canta di argomenti serissimi.
La spontaneità e la freschezza sono le caratteristiche più belle di queste canzoni, un cantautorato chitarra-voce che colpisce non solo grazie all`orecchiabilità delle canzoni o ai testi splendidi. La carta vincente di Caso è la sua stessa espressione artistica, amichevole, confidenziale, senza timidezza o facili citazionismi.
Non ci può essere quindi cosa più inutile del cercare paragoni se non forse nell`attitudine con certo punk-folk, Caso è tutto nelle sue canzoni, nelle frasi, nelle storie che ci racconta.
Anni fa mi interrogavo sulla possibilità di un nuovo cantautorato, oggi mi chiedo se davvero ce ne sia il bisogno di un nuovo cantautorato, se non sia sufficiente un cantautorato e basta. A dirla tutta l`unica cosa di cui c`è bisogno sono belle canzoni, e belle persone, e in questo disco ci sono entrambe.
Ascoltatelo Caso, ascoltatelo bene, sia quando parlo di se stesso che quando come in “Aranciata amara”, moderna avvelenata, parla di musica e di cosa voglia dire suonarla. Via farà tanto bene, e penso anche tanto piacere.
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