Scorre sangue britannico in casa Oracles, un vento forte proveniente dalla terra di Albione che in “Have a Nice Trip”, debutto preceduto dal singolo What`s My Style, è ostentato sotto forma d`inquietudine r`n`r: chitarre acide, ritmo sostenuto, tempi ridotti all`osso, e una voce talmente massiccia e malata di blues che potrebbe rievocare persino gli ultimi strilli animaleschi di Jim Morrison.
Come se il rock scanzonato e lisergico di The Yardbirds e The Pretty Things liquidasse l`anima per folle amore alle sfumature più heavy del blues (I Wanna in a Dream Machine, Not My Time), oppure decidesse di aprire qualche contatto con le armonie vocali del pop (su Prisoners il coretto centrale sa tanto di Oi!, mentre nella strappalacrime Hand in Hand tende ai toni abbattuti da ballata), tenendo sempre alta la guardia nel rimanere `infognati` in un habitat profondamente vintage (la cavalcata strumentale Mushroom). Perciò, i bei tempi andati del sixties inglese sono una chiodo fisso per gli Oracles, un trip di quelli che li ha portati a registrare l`album presso gli studi Exchange di Londra, per intenderci gli stessi che hanno spesso ospitato i mancuniani Oasis.
L`unico consiglio per la prossima volta è quella di variare comunque sul mood, altrimenti l`incantesimo retrò, alla lunga, potrebbe risultare stancante e poco originale.
|