Due nuove uscite per Il verso del cinghiale records, etichetta che negli ultimi tempi si rivela sempre più attiva e attenta nella sua proposta, particolarmente per quanto riguarda le proposte che sperimentano e giocano sul rock 'n' roll.
Prendere il disco degli Hellekin Mascara, ad esempio, come un semplice album di math-rock strumentale sarebbe eccessivamente riduttivo. Questo canonico trio chitarra-basso-batteria infatti non si fa scrupoli a esplorare nei brani un`infinità di territori percorsi dal rock negli ultimi 50 anni, andando a proporre un album versatile, giocoso, elaborato.
Musica tanto d`altri tempi quanto attuale e personale, basta ascoltare la bellissima cover di Black Betty introdotta da Federico Ciappini (Six Minute War Madness) che partendo canonica e evocativa si trasforma in un`inedita furia di chitarra, ritmo, velocità incalzando l`ascoltatore con irresistibile e ferrea volontà di stupire.
L`intero disco degli Hellekin mascara si presenta come un unico ascolto rapido, sporco, tirato, senza fiato e il risultato è più che apprezzabile.
Ancora più grezzo e sorprendente è l`album dei The Great Saunites, duo basso-batteria che in tre brani sintetezza un rock strumentale tanto ruvido quanto ipnotico in cui a farla da padrone è un sound vintage che assale l`ascoltatore tra improvvisi cambi di ritmo e sferzate sonore.
Questo parallelismo tra violenza del ritmo e psichedelia delle composizioni rende il disco dei The Great Saunites un ascolto da non perdere, un album energico capace di catturare l`ascoltatore sin dal primo ascolto grazie a una composizione scattante e sorprendente.
Quello di “Delay jesus `68” è rock `n roll spiazzante e buio ma più che altro gustoso, un piatto ricchissimo in cui gettarsi a capofitto per tutta la sua mezzora di durata.
Queste due proposte sono tante diverse quanto ottime nel loro proporre visioni di rock compatte e personali, due ascolti di altissima fattura. Complimenti, tanto ai gruppi quanto all`attenzione dell`etichetta.
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