E` un musicista forse troppo prolifico questo Bo Van De Graaf, ma di fronte alla bontà dei risultati la troppa produttività può essere anche un bene. Nell`occasione lo ritroviamo con un disco registrato in pubblico (fra il LUX di Nijmegen, il BIMhuis di Amsterdam e il Teatro Concordia di Enschede) durante un tour designato a celebrare i 25 anni di vita dei suoi Compani. Il tema del tour era il cibo (o l`assenza di cibo: Marie j`ai faim [Mary I`m Hungry]), e il disco si apre con la colonna sonora de “Le tentazioni del dottor Antonio” di Fellini e si chiude con quella de “La grande abbuffata” di Ferreri. Così ritroviamo il cinema fra le influenze principali del sassofonista e band leader, in special modo le musiche di Nino Rota, da affiancare al vaudeville, al circo e all`opera incommensurabile del recentemente scomparso Willen Breuker (proprio a quest`ultimo è dedicata The Nightservant). Poco altro da dire, se non che l`improvvisazione batte oggi altre strade e che la scena olandese è quella che meno si è evoluta rispetto allo storico nucleo formato dagli Han Bennink, Misha Mengelberg, Maarten van Regteren Altena e Willem Breuker (escludendo quella scheggia impazzita nota come Ex... ma anch`essa è roba ormai vecchia). In definitiva I Compani sono promotori di un`ottima musica, ma il Kollektief di Breuker era tutta un`altra musica....