Autore disco: |
Matrimia |
Etichetta: |
autoproduzione (I) |
Link: |
www.myspace.com/matrimia |
Formato: |
CD |
Anno di Pubblicazione: |
2011 |
Titoli: |
1) Tourne le monde 2) Živili 3) Oublier 4) Libes tantz 5) Founduk 6) Kerta Mangae Dae 7) Akh Kwanda 8) Trellohaposervico 9) Kshar Guilane 10) Communiquè 11) Jules Bonnot 12) Terrasology 13) R |
Durata: |
55:57 |
Con: |
Davy Deglave, Dario Campagna, Larsen Genovese, Daniele Tesauro, Gero Pitanza, Marko Bonarius, Roberto Ferreri, Giacomo Di Domenico |
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Tradizione viva |
x Alberto Carozzi |
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E` abbastanza semplice descrivere e immaginare la musica proposta dai Matrimia, anche per chi, come me, non se ne ciba quotidianamente. Geograficamente guardano all'est Europa, ai Balcani, e al nord Africa. Stilisticamente ripercorrono fedelmente le tradizioni di quelle regioni, spaziando da sornioni lamenti zingari alle prorompenti marcette yddish, marcandone con disinvoltura i punti di contatto, sia strutturali che umorali. Attingono al repertorio tradizionale (Libes tantz, Kerta Mangae Dae, Trellohaposervico), ma cercano di metterci anche del loro, soprattutto nella seconda parte del disco, più “sperimentale”, e personalmente più interessante, dove può capitare per esempio di sentire un clarinetto arabeggiante sorretto da un'ardita ritmica reggae (Terrasology), spiazzante quanto efficace. O l'imprendibile Kshar Guilane, introdotta dal violino di Larsen Genovese (tra parentesi, quest'uomo fa in tutto il disco cose degne del suo nome bizzarro) pieno di tristezza blues, a cui si sovrappone una chitarra che ci fa scivolare verso sud finchè le ritmiche non ci riportano nel mediterraneo e ce lo fanno attraversare più o meno tutto, lasciandoci infine alla deriva, senza più vento.
Insomma i Matrimia sembrano del parere che l'unico modo per tener viva una tradizione sia quello di farla propria, saperla valorizzare significa non contemplarla come statua in un museo ma condirla con le influenze e le contraddizioni del proprio tempo. Altrimenti, forse, di questo disco si sarebbe potuto anche fare a meno.
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