Obiettivamente dispiace non avere il tempo ed i mezzi per svolgere questo lavoro (si fa per dire) di recensore con la cura che meriterebbe. Certo delle opere come questa mettono alla prova chi scrive, non solo in termini di valutazione del lavoro, ma anche per la pazienza che esso richiede. Mi trovo difatti davanti ad un DVD i cui contenuti sono organizzati sotto forma di un videogioco di tipo esplorativo. Non una quest dunque (dimenticatevi Monkey Island), non una vera e propria avventura (sebbene di tanto in tanto compaiano anche delle domande in forma di quiz testuali, il cui esito non è chiaro), e neppure quindi un gioco nel vero senso del termine, ma più un ambiente da esplorare, da scoprire click dopo click. Purtroppo l`interfaccia è estremamente povera, il che rende molto frustrante la navigazione; viste le note del lavoro (assieme al DVD mi è arrivato un corposo plico di A4 fitti di spiegazioni) posso capire che il senso di spaesamento dato dall`ambiente virtuale sia voluto, ma c`è un confine tra spaesamento e una frustrazione tale che spinge spesso ad abbandonare la tenzone.
Non c`è introduzione, ma veniamo catapultati nelle stanze di un palazzo (potrebbe forse ricordare vagamente il Lovercraftiano primo episodio di “Alone in the Dark” della Infogrames), all`interno del quale ci tocca passare da un luogo all`altro tramite le classiche porte oppure usando delle frecce ai lati dello schermo, modalità che forse è un po` datata se paragonata a qualsiasi odierno videogioco. Le scoperte avvengono in pratica per caso, nel momento in cui dietro una porta ci si imbatte non in un`altra stanza (tra le tante spessissimo finivo in malridotti vespasiani) ma in una schermata che attiva un video. In tali casi si ha l`opportunità di ascoltare dei brani, generalmente delle tracce strumentali di perversa EBM, a tratti virata in chiave tecno, in altri più vicina al metal, tanto fa farci venire in mente tanti gruppi di metà anni `90 quali Cubanate, Front Line Assembly (ma senza la perizia tecnica di questi ultimi) o perfino i Fear Factory. Nei tratti più `sperimentali` affiorano scomposizioni in odore dei nostri Sigillum-S: in effetti anche i criptici `testi` e le scritte di cui sono disseminati alcuni di questi ambienti virtuali rimandano al combo di Bernocchi e Bandera, ma non sempre con la stessa azzeccata efficacia. Anche i video lasciano interdetti: alcuni sono in parte `recitati` da collaboratori e membri del combo Gothic, e contribuiscono in maniera non indifferente a sottolineare il senso di angoscia e spaesamento del tutto, ma anche qui l`uso esagerato di filtri e plug-ins (che si riscontra anche nelle immagini del gioco, tutte disegnate a mano e poi trattate digitalmente) rende spesso kitsch il risultato.
Potrei andare avanti per ore, sia ad esplorare che a scrivere, ed ammetto che questo DVD rappresenta un`opera monumentale, cui va senza dubbio riconosciuto uno sforzo creativo e realizzativo non indifferente. Purtroppo duole ammettere che il lavoro lascia il fruitore in uno stato di (voluto, d`accordo, ma pur sempre poco apprezzabile) spaesamento e frustrazione, tanto da spingere me a mollare la tenzone e chiudere il programma dopo svariati tentativi. Resta il dubbio di essersi persi qualcosa, ma anche la certezza che il tutto avrebbe potuto essere progettato, prodotto e realizzato meglio. Oppure, forse, si tratta di un`enorme presa in giro, in cui la vena ironica e beffarda è più spinta di quanto io abbia saputo cogliere... Difficile trarne le conclusioni, le lascio eventualmente ai coraggiosi che volessero cimentarsi. Io mollo il colpo.
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