Risulta difficile inquadrare l`ambient prodotta da Riparbelli e Petit in questo album, sin da subito si affonda in un buio viscido e protettivo, una trappola sonora da cui si viene lentamente risucchiati come da nere sabbie mobili .
Le tre composizioni che danno forma all`album si uniscono in un`unica massa informe e sfuggente, nella discesa oscusa che provoca l`ascolto di quest`album si viene accarezzati da mani gelide e spifferi sonori imprevedibili.
“The Haunting Triptych” è un`esperienza auditiva meravigliosa, tanto complicata e alineante quanto appagante e satura di sensazioni e brividi. Un album che tra field recording, droni e suoni quasi lancinanti lascia il segno, un lavoro preciso e complesso da assaporare con pazienza e attenzione mentre ci si immerge nella sua intangibile oscurità .
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