1) Fax ~Tiriganiak 2) Fire ~ Ikuma 3) Growth 4) Gentle 5) Tategak 6) Force 7) Growl 8) Want 9) Hunger 10) Burst 11) Blood ~ Auk 12) Construction 13) Sinialuk // 1) Sila 2) Still 3) Qimiruluapik 4) Qiujaviit 5) Surge 6) Ancestors 7) Uvinik 8) Ilunikavi 9) Seamless 10) Origin 11) Suluk 12) Breather
Durata:
52:42 // 41:13
Con:
Tanya Tagaq Gillis, Jesse Zubot, Mike Patton, Cris Derksen, Graeme Peters, Mike Clark, Buck 65 (Richard Terfry), Juan Hernández, Shamik Bilgi // Tanya Tagaq Gillis, Jose Trincado “Triki”, Juan Hernández, Ugarte Anaiak, Bjork, Michael Red
Ho preso conoscenza di questa cantante spulciando su you tube alla ricerca di qualche video con Becky Foon, e sopra vi ho riportato il collegamento con quel video così capirete senza tante spiegazioni perchè me ne sono immediatamente innamorato. Solo in seguito, cercando su internet notizie su di lei, ho realizzato che nel suo curriculum c`era una collaborazione eccellente come quella collezionata partecipando a “Medúlla” di Björk.
Tagaq è una Inuit (gli Eschimesi della fascia atlantica, da distinguere dagli Yupik della fascia pacifica) e contamina il canto di gola tradizionale della sua gente (Katajjaq) con la moderna musica occidentale, però è scevra da influenze derivate e dalla tradizione vocale classica e da quella jazz, e in questo risiede la sua particolarità e la sua originalità che la pongono a capo di un percorso affatto personale. Ascoltandola può sembrare che pecchi di björkismo ma, tenendo anche presente che l`islandese l`ha voluta con se, la realtà vuole l`opposto o, comunque e più probabilmente, recita come le due lady si siano influenzate a vicenda.
Dei due dischi, gli unici realizzati a suo nome da Tagaq, il più recente è il più `strumentale` - con batteria, violino e violoncello che fanno saltuariamente la loro apparizione e con altre collaborazioni eccellenti (con Mike Patton e con il rapper canadese Buck 65) - mentre l`altro è più affidato alla voce, con il solo ausilio di qualche programmazione elettronica e con la presenza, in quattro titoli, del basco Ugarte Anaiak con la sua txalaparta (strumento a percussione tradizionale dell`Euskadi).
Se già non la conoscete fate in modo di approcciare questa cantante, senza porvi problemi del cazzo tipo «saranno bei dischi o saranno brutti dischi?».
Perchè Tagaq è al di là del bene e del male.
Oltre la realtà .