«“Daily Birthday” è un viaggio spaziale organizzato da 5 esperti di gite fuori porta». Con queste parole i padovani Replace The Battery c'invitano all'ascolto del loro album d'esordio, totalmente e più che degnamente autoprodotto.
Un invito che raccolgo volentieri, che se per muovere il corpo bisogna arrangiarsi come si può, la mente può comunque andare ovunque, meglio se aiutata da buona musica.
Il brano d'apertura, Ten Points, è senza mezzi termini splendido, un sommesso e calibrato crescendo di ritmi e textures psichedelici affiancati dalle oscillazioni di una voce che mi ricorda tanto tanto Mark Kozelek, e tanto tanto mi piace.
Il finale getta i presupposti per quello che sarà poi l'umore diffuso del disco. Entriamo decisamente in territorio post-rock, sia quello della prima ora che ama lasciarsi trascinare in epiche deflagrazioni chitarristiche, sia quello più recente contaminato da elettronica e new wave.
Non ci sono particolari azzardi, aldilà di un timido tentativo di lasciare un cerchio non chiuso (Against Choppers) o le graziose Daily Birthday e My Bloody Sacrifice, che sfiorano un ritorno alla cosiddetta 'forma canzone' e paradossalmente in questo contesto risultano episodi atipici.<
Dai Mogwai ai Piano Magic, passando per i Tarwater, i riferimenti sono abbastanza chiari, forse un po' troppo espliciti, e sebbene l'ascolto rimanga piacevole fino in fondo, forse è mancato un po' di coraggio per spiccare davvero quel volo promesso all'inizio.
C'è del buono e c'è da scavare. Insomma, un buon rodaggio e una maggiore esperienza daranno senz'altro a Replace The Battery quelle armi necessarie a distinguersi e brillare di luce propria.
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