A brevissima distanza dalla pubblicazione di “Insect tracks”, lavoro che testimonia l`attività live dei Bachi da pietra, ecco arrivare “Quarzo”. Un album che attendevo con ansia e curiosità e che ripaga totalmente la mia fiducia nel duo composto da Succi e Dorella.
Se loro sono il soggetto-autore di questo disco, l`oggetto è il tempo proposto e composto con lucida poetica tanto lirica quanto sonora.
Proprio le scelte di composizione vanno a impreziosire “Quarzo”, squarci melodici inediti alla produzione precedente dei Bachi, capaci di proseguire il loro percorso musicale dandogli quindi una maggiore orecchiabilità .
Restano e persistono la meravigliosa afasia, il calore opprimente dei suoni che caratterizzano sin dalle origini questo progetto musicale, ma il risultato si sposta su geometrie ancora più trascinanti, ritmiche, irresistibili e suadenti.
Inutile dilungarsi nel lodare le parole di Succi, la sua poetica continua a crescere e migliorare nella sua intensità riscontrabile in ogni singola parola, in ogni storia raccontata, in ogni secondo di canzone in cui le frasi diventano sempre di più musica andando a unirsi alle note perfette imbastite dagli strumenti.
I Bachi da pietra continuano a scavare nella polvere e nel legno e i tesori che rinvengono li danno in pasto agli ascoltatori, andando sempre più in profondità il valore di questi aumenta, il loro sapore soddisfa e riempie di sazia meraviglia.
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