`Breathing gadgets´ // `Alter.tenacio´ // `Irrelevance.aif ´

Autore disco:

[ - hyph - ]

Etichetta:

AIC Disc (D) // Tourette (USA) // AIC special edition (D)

Link:

www.0000-anti.info
www.myspace.com/nicolaswww
www.nicolaswiese.com

Email:

Formato:

CD-R (limited edition 100 copies) // CD // CD-3

Anno di Pubblicazione:

2007 // 2008 // 2004

Titoli:

1) Movement 1 2) Movement 2 // 1) Pulverize dreams 2) Reset barriers 3) Upgrade sirens 5) Suspendvalues // 1) Irrevelance.aif

Durata:

60:04 // 57:59 // 19:22

Con:

Nicolas Wiese

lo stato d'arte della ricerca elettroacustica

x Salvatore Borrelli

La musica, quando si fa post-digital, non contiene più niente, se non longitudini e latitudini. Questo niente che invade casualmente, come un circuito serrato frapposto su miriadi di percorsi discorsivi, tutti decentrati e apribili a loro volta, è esattamente il corpus libero, variegato e creativo, e quindi potenzialmente infinito, alla cui origine sta la medesima componente variabile che c'è nella musica free-jazz.
Questo niente decomposto, oramai non ritracciabile, e quindi definitivamente altro, e definitivamente trans-apolide, è l'estrema misura di quando il circuito digitale, trova la sua definitiva fuga, taglia i cordoni, si libera dai guinzagli sequenziali e dalle componenti connettive, e diventa alogico, puro astrattismo e puro spirito.
Nella musica sacra di [-hyph-] finalmente ci si libera completamente della componente incastro-ripetizione-contiguità (tipica della musica elettronico-sperimentale) e si assiste ad una sorta di banda nevrotica, involuta dentro linee flessibili, balbettante su sincretismi antiprogrammatici, e quindi violentemente segmentati, fratturati, rivoluzionati.
La sfrenata ricerca dell'altro inteso come fuori, già tracciata in maniera post-lacaniana nella sua colonna sonora-studio "Mirror stage", e quindi l'ambizione di considerare l'opera come una costruzione effettuabile su diversi libelli d'identità , la stessa pluralità di materie risonanti scelte da Nicolas, e cioè la necessità di fare della musica, ma con una strumentazione che cambia di lavoro in lavoro, poichè è l'idea che deve venire inseguita e non tanto la tecnica, il singolo strumento, il singolo processing; per non parlare degli esecutori, a cui Nicolas si è affidato nei suoi studi sull'improvvisazione, mantenendo similmente a "Mobius fuse" di Olivia Block, la necessità di non inferire sulle singole impro-partiture, per lasciarsi invece un campo perennemente aperto nella manipolazione successiva, fanno della musica di [-hyph-] un contenitore continuamente travalicante, nosografico, basato su pendenze ed accelerazioni incalcolabili, come se l'opera si rifacesse ad ogni ascolto, senza desiderarsi mai come struttura.
Su queste premesse macchiniche, che sono a metà strada tra l'improvvisazione radicale ed una certa elettroacustica certamente imparentata a John Wall, che nascono le opere di Nicholas Wiese: spesso si tratta di istallazioni su richiesta, di materiale che fatica, e forse questo è il limite più specifico di opere come queste, a trovare una giusta collocazione su supporto discografico. Non a caso, tutti i lavori di [-hype-] presentano una cura maniacale sia a livello teoretico (una consapevolezza metodica e procedurale assai rara) ed una veste grafica, che come in Breathing gadgets, supera lo stesso formato classico per diventare tracciato cardiologico.
Ed è proprio da qui che bisogna partire.
Breathing gadgets si basa su un doppio presupposto: da un lato sul trasferimento del respiro (è lo stesso Nicholas che si registra) al processing macchinico, ovvero su come una macchina manipola il soffio, la linfa (rappresentata graficamente dal cuore); dall`altro lato su come una macchina, a sua volta, può respirare e raffigurare la respirazione. Il disco è stato registrato dal vivo per un concerto radio su FM RESONANCE, e la cosa sbalorditiva è che lo troverete in 100 copie, che ad oggi saranno già finite. Dentro ci troverete dalla voce di Victoria Fernandez, agli attrezzi di cucina, da segnali di synth disturbato alla techo music passata e registrata dentro un diffusore distrutto, dal violoncello a suoni concreti: chiaramente non ci riconoscerete niente, perchè la vera grandezza di [-hyph-] sta nel massiccio uso di granulazioni e feedback ed interferenze e strappi, sabotaggi e di tessuti neuronali che possono diventare carne da macello. Unico limite interno di questo disco è il "movimento II" quando a trenta minuti abbondanti, per complicare il flusso della musica, compaiono dei bordoni incontrollati, che formalmente, avrebbero il compito di coprire alcune frequenze del pezzo, che altrimenti sarebbe rimasto duiviso a metà . Si tratta di una scelta invadente e forse la mano di Nicolas Wiese calca troppo sull'autocontrollo, al posto di lasciare l'architettura dei passaggi in libero sfogo e movimento.
"alter.tenacio" è l'ultimo lavoro targato [-hyph-], registrato in due anni, e ricco di field recordings presi tra Canada ed Israele, Barcellona e Berlino. Per quanto mi risulta, questo è anche l'unico disco che trova pubblicazione più ufficiale su supporto industriale dalla neonata Tourrette, di cui abbiamo già parlato, ma l'essenza del lavoro, non subisce alcun tipo di trasformazione, se non il fatto di essere ancora un'ulteriore studio nelle matrici di un suono che si fa più ossessivo (quasi militante) su costellazioni spesso castrate ed invertite, mantenendo con tutta l'opera del suo autore quei caratteristici tratti pericolati e fondati su istantanee che si allungano su nanosecondi e si scompongono dall'interno. Il punto di maggiore forza del disco è il montaggio: spesso i suoni s'incartano su improvvisi deragliamenti e chiusure a scatto, e tra i segnali, in questa specie di sottomondo che sistematicamente emerge in ogni passaggio, si assiste ad una specie di lotta tra contrapposizioni. "Reset barriers" vive di questi continui spruzzi di vernice ed è una piccola mappa cartografica, dove attorno si formano e si sformano voci, frequenze, imbrattamenti, allucinazioni, paure. Una progenie di questo movimento che parte dal tentativo di fuoriuscire da qualcosa, da un quadro, da un contesto, un po' alla Viking Eggeling, in "alter.tenacio" si pone come l'insieme di storie, quasi un sistema multitimbrico, multivocale, multisonoro, che tenta continuamente di fuoriuscire da se stesso, e rifondare appieno, incastro per incastro, un certo universo astratto che non t'aspetti e che pulsa in tutta la sua strabordante sregolatezza.
Oggetto "oscuro" ed ancora più difficile da catalogare è "irrelevance.aif"; difficile perchè parte con una parabola sinfonica in puro stile Evan Parker in un probabile incontro con Philip Jeck, per poi impazzire quasi alternativamente ed a tempo su strani mescolamenti di campioni di Elvis Presley, Nirvana e Dio sa cos`altro! Non è un disco puramente impro, perchè mantiene i tratti dell'impro in una strana ripetizione a tempi regolari (cosa insolita per Wiese) per poi sfociare su amalgame in puro stile Ground Zero. Quello che della triade (ma bisognerebbe tornare con un articolo più esteso sulla mole di materiale di [-hype-]) potrebbe essere il lavoro meno rilevante (irrelevance), si trasforma in un'opera dall'agghiacciante forza ipnotica, inverosimile e terroristica, e che conferma la ricerca costante di Wiese, al di là degli stereotipi di un particolare genere sonoro.
Pure opere d`arte.


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Data Recensione: 22/1/2009
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`Nasprias Cave´ // `Utopos´  

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`Breathing gadgets´ // `Alter.tenacio´ // `Irrelevance.aif ´  

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`Letters´  

`Bitter Sweet´ // `Hi Bi No Ne´  

`Interference´ // `Chromatophore´  

`Lili Refrain´  

`Soundpostcards´ // `We Could for Hours´ // `The First Born´  

`A Hull full of Oil´  

`Songs to Defy´  

`Homework´  

`Cascades´  

`Laminae´  

`Songs for Zev Asher Before He's Dead´  

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`24 Pictures at an Exhibition, 2005´ // `Licht Himmel´ // `Five Electrical Walks´  

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`Hated By Butterflies´ // `Research´  

`Domenica 12 ottobre in Melbourne´  

`Rmxd By Daniele Brusaschetto´  

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`Casa´  

`The Silence Of Love´ // `Faces In The Rocks´  

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`4 Sonatas For Electroacoustic Thoughts´  

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`Live At L`Usine´  

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`PhonoMetak Split 10-inch Series´ // `Avorio erotic movie´ // `Garage Blu´  

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`This Coming Gladness´  

`Centre Of Mass´  

`The Footpath´  

`To Extend The Visibility´  

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`The End of the Empire´  

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`Standards (Brussels) 2006´  

`Volume 1´  

`Web Edition Series´ // `Black Corner (After The Beat Sessions)´  

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`Facial´  

`Gluck Auf´  

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`Im Innersten´  

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`Miss Dove Mr. Dove´  

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`Ichi to Ichi to Ichi ga Kasanatte shimaumade - Live at Mission`s´  

`Shall I Download A Blackhole And Offer It To You´  

`La vedova di un uomo vivo´  

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`El osceno pà jaro de la noche´ // `Escape´ // `Live in Oblomova´  

`Conic Folded´  

`Tutto Bano´  

`Collected Works´ // `We could for hours´ // `Thoughts melt in the air´ // `Crash test one´  

`Spiral´  

`Scum From The Sun´  

`Before You Left´  

`Il De` Metallo´  

`Wounded Breath´  

`I`m Normal, My Heart Still Works´  

`String Quartets [1 & 2]´  

`Local Customs´  

`Class Insecta´  

`Sfortuna´  

`Electronics´  

`Procession Of The Great Ancestry´ // `Compassion´ // `America´  

`The 21st Century Hard-Y-Guide-Y Man´ // `Reverb´ // `Saa Mannakada Donna Kanji´ // `Ashita arufabetto ga, kiete shimaimasu yo ni´  

`Growing Heads Above The Roof´  

`Live at Novarajazz 2009´