Lifeline dei Midnite Jammer è una piccola chicca rimasta nascosta per quasi un decennio, e da poco tornata alla luce grazie ad una fortunata serie di concerti di cui si è resa protagonista di recente la band. I Midnite Jammer si formano nel 1981 a Denver, in Colorado, per iniziativa del cantautore e chitarrista David Murphy. Il primo desiderio del gruppo è realizzarsi come live band, e, nel giro di qualche anno, riescono a farsi una solida reputazione nei locali del sud della California.
Nel corso degli anni pubblicano una serie di ep che sfociano poi nella realizzazione di questo “Lifeline”, uscito nel settembre del 2000 per l`etichetta FanFare Records.
L`album per sonorità ricorda molto da vicino i primi Rolling Stones, quelli di Sympathy For The Devil, per intenderci. Throw Me A Line, prima traccia, sembra proprio uno scarto sbucato dalle sessions di Beggars Banquet: i duri e sporchi Midnite Jammer dimostrano qui più che in altre composizioni il loro valore di `songwriters`, e di saper uscire con facilità dalla pura e cruda canzone rock. La voce di J.V. è energica e sabbiosa, con una timbrica molto simile a quella di Hendrix, anche se meno melanconica e profonda; l`elegia di The Better Day e Tears Gone Bye ci riporta a temi più tranquilli, ma comunque non esenti da una certa `denuncia sociale`. In The Answer il clima si surriscalda con un southern hard rock dominato da chitarre rabbiose, e riff pesanti e confusionari. Now That Your Gone è la ballata dell`album: dolce e leggera ma piuttosto sconclusionata, non riesce a lasciare il segno, così come le successive Stuck Crashed and Froze e Yesterdaze News. Nel mezzo risalta il lento Time Goes On, brano in stile Jackson Brown post “Running On Empty”, ottimo per tutti quei momenti in cui tutto ciò di cui si ha bisogno è pace e tranquillità . Chiude Home, in perfetta armonia con il resto dell`album: la chitarra solista la fa come sempre da padrona con assoli lunghissimi e ben supportati dall`hammond dell` `ospite` Jeremy Lawton.
In definitiva, un buon album, consigliato però ai soli amanti del rock/blues più datato.
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