E` alquanto improbabile che John Hudak, dopo un ormai innumerevole numero di realizzazioni, possa produrre ancora qualcosa di stupefacente, ed è anche illecito chiederlo, ma comunque i suoi lavori continuano ad essere deliziosi, straripanti di delicata poesia e dotati del solito fascino dalle tinte soffuse. E così anche questo “Miss Dove Mr. Dove”, le cui fonti sonore sono state registrate nella Repubblica Ceca a Pelhřimov, finisce per conquistare con la sua sequenza di fenomeni acustici visti al microscopio. Le fonti sonore non sono riportate nelle note, ma il suono è di tipo vitreo, con tintinnii, crepitii e fischi. Il tutto è molto rollante e fluido, piccole cascate timbriche che si perdono, s`annullano, e si rigenerano, sempre uguali a se stesse e sempre diverse. Ma Hudak ben comprende, e ben interpreta, anche la concettualità del silenzio, degli spazi vuoti, e se la definizione minimalismo ha un senso è alla sua musica che va applicata. Molto carina anche la confezione, il che non guasta.
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