Ecco quella che si suol definire ormai elettronica di bassa lega, roba da preset, pop che a inizi anni '90 era già vecchio, melodie scontate e ritmi senza mordente.
Però, ammettiamolo: ogni tanto si ha bisogno anche di questo. Escluse le prime tre tracce, senza dubbio le meno interessanti del lotto, da Tear Me Apart (nella quale figura il cantante greco Athanassious Vavaroutas) le cose cambiano al punto che mi sorprendo a canticchiare questa facile ma cristallina melodia. Si prosegue poi con altri pezzi di alterna qualità , dove ad ogni modo si distinguono ancora i brani cantati (in uno anche la voce femminile di Marina Skiadaresi) che rendono il disco piacevole e lo salvano da giudizi impietosi.
Da ascoltare in auto, guidando senza fretta, magari al ritorno da un concerto degli Zu.
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