Come tutti I mercoledi la serata più cool in Melbourne e all Horse Bazaar, apputamenti imperdibili sulla musica sperimentale e neoavanguardistica in Australia. ogni mercoledi la organizzatrice Annalee coordina la serata dal nome Stutter e per chiudere questo bellissimo anno ha organizzato il Christmas Party, mercoledi 17 dicembre, 3 concert di pura jam session improvvisativa.
La prima jam session l'ho persa per strada, della seconda “SWEETLUNG” mi ha molto colpito la prima parte, un'improvvisazione di ambient drone music costruita da Malakat e Blarke Bayer con effetti analogici mixer e contatti elettronici, a seguire una band di estremo radical metal Collapsed Toilet Vietman, ma scusate la mia ignoranza non ho un gran feeling con il metal e non mi permetto di giudicare la loro performance.
Ma quello che ha reso la mia giornata magica fu STUTTER BIG BAND:
1- Sean Baxter (non ha bisogni di presentazioni) era alle percussioni, piatti, lastre di metallo canne di legno e atri piccoli accessori che scossi e percossi scaraventati sul suolo erano la parte percussiva della Big band.
2- Joe Talia compositore di musica d`avanguardia versatile in numerosi campi dall`elletronica al jazz usava un piatto da batteria e bacchetta da viola creando incursioni musicali di sottile rumore stridente, alternato ad un minimalismo alla Conrad.
3- James Rushford un altro interessante compositore della scena musicale in Melbourne ha suonato con numerosi artisti in Australia ed in giro per il mondo, per la big band usava un grazioso violino suonato in maniera molto iperbolica e percussiva.
4- Anthea Caddy è una ragazza che condivide la sua arte musicale tra Melbourne e Berlino, una dinamica improvvisatrice tra spazio e tempi musicali, ha dato alla performance un tocco di sublime architettura musicale.
5- JK Fuller all`elettronica, rinomato noiser nella town con la sua profilica attrezzatura tra tastiere vintage e pedal steel ha usato il suo dinamismo, senza sopraffare con la prepotenza del suo normale stile musicale considerando che la bing band era a maggioranza acustica.
6- Alex Vivian e Chriostopher Lg Hill sono un duo che usano microfoni, delay riverbero altri pedali ed usano la loro voce per interessanti e a volte stomachevoli performance in duo si fanno chiamare Gugg, nella big performance erano corali e perversi come un plot di Altman girato da Gregg Araki.
(7-8-9) Altri musicisti presenti erano Alex Garsden, Fjon Butler e Emma Albury alla voce chitarra e mixer, solo non avendo ulteriori informazioni su di loro non possi dirvi chi di loro era chitarrista o corista. Mi scuso per la defezione, ma anche questo è il bello dei sottoboschi musicali dove nuovi talenti crescono nel micro clima del bussinees musicale e la ricerca è sempre benvenuta.
Il set finale è durato all`incirca 40 minuti ed era una autentica meravilgia della scena musicale d`avanguardia Austrliana dove potevi trovare di tutto: spazi ambient, ellettronica minimale, composizione e coralità classica, drone e minimalismi... awesome..
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