Ha senza dubbio una bella e profonda voce da crooner l'italianissimo Fabio Parrinello, in arte Black Eyed Dog (santo cielo, all'inizio pensavo si trattasse di una parodia dei Black Eyed Peas, poi ho ricordato che trattasi di canzone del grande Nick Drake), e ad un primo ascolto sembrerebbe di avere a che fare con un cantautore americano, o forse anche australiano, dato che tra i nomi a fare capolino nella mia testa c'è anche il Nick Cave più pacifico (in zona del capolavoro "The Boatsman Call"). Alla lunga però il difetto che emerge nel disco è forse proprio un'eccessiva ispirazione verso modelli anglofoni, la quale rischia di sconfinare quasi in un'imitazione, soprattutto in tracce che finiscono per essere stucchevoli (Salinas) nella loro estremizzata malinconicità ,. Forse sono io ad essere fuori strada, e forse questo disco vuole essere più pop di quanto io non lo abbia considerato inizialmente. In più, brani distesi e meno pretenziosi, come la bella All for you, con acustica e la fisarmonica, in odore di Springsteen, oppure Bullet Proof, ballata dark che non spiacerebbe a certi fan dei Sisters of Mercy, ed anche la conclusiva Angel Eyesdanno l'idea di canzoni più adatte a contesti live. Molto più difficile però apprezzare , che sembra fare l'occhiolino a un Tom Waits lontanissimo, nonchè buona parte degli altri pezzi, che soffrono di una forte e disturbante ridondanza.
A rigore del titolo, nonchè leggendo le note interne, pare che il disco sia ispirato ad una certa Sissy (non credo si tratti della celebre principessa Asburgica), certo causa di grosse sofferenze presso il nostro: sotto questa prospettiva, forse gli si può perdonare tutto questo patimento messo in musica. Per amore, questo ed altro
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