Autore disco: |
Der Einzige // Harshcore + Der Einzige // Aa.vv. |
Etichetta: |
Moriremo Tutti (I)/ Palustre (I) // Moriremo Tutti (I) // Moriremo Tutti (I) |
Link: |
www.moriremotutti.com |
Formato: |
CD-r |
Anno di Pubblicazione: |
2008 |
Titoli: |
1) first side of random 2) second side of random 3) last side of random // 1) stuned tuna 2) mesmerian 3) do it dodo! 4) peeping 5) yellow 6 meet yellow swans 6) to beat or not to beat 7) franco 8) el bujun // 1) intrOvOdoo 2) voodoo (alt. Version) 3) remix 6 4) 141 sparking voodoo 5) voVodoVo 6) lombrikOvOdoo 7) a day for reflection 8) ichihoVo9) lumonous mix 10) esp reconstruction 11) whalesland (video) |
Durata: |
53:51 // 36:54 // 47:03 |
Con: |
Matteo Uggeri, Daniele Albricci // Tommaso Clerico, Luca Sigurtà & Matteo Uggeri, Cristiano Lupo // Hue, OvO, Buben, Sparkle In Grey Harshcore, Larsen Lombriki, Mark Hamn, Amy Denio, Luminous, Andrea Marutti, Invernomuto |
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nuove produzioni transmetrolitane |
x Alfredo Rastelli |
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Una nuova etichetta indipendente si affaccia sul mercato, la Moriremo Tutti Records, lanciando le prime tre uscite, equamente divise tra vecchie conoscenze e nuovi progetti. Il peso del debutto, in una bellissima confezione artigianale a tiratura limitata, è tutto sulle spalle del duo Hue/Icci, al secolo Matteo Uggeri (deus ex-machina della label) e Daniele Albricci, che pubblicano questo “cheap material music” sotto la ragione sociale di Der Einzige. Il disco è un lungo dipanarsi di sonorità in alternanza tra giochi di citazioni sul filo del passato (eclatante l`incipit sulle note di “smells like teen spirit”), elettronica povera e tecnica collagistica. Il citazionismo gioca un ruolo fondamentale (lo stesso nome dell`etichetta è a sua volta una citazione), rappresentando quasi uno scotto da pagare nei confronti dei numi tutelari o, più semplicemente, un tributo agli amori passati; è quindi un punto di partenza verso sperimentazioni di suoni che portano infine a risultati diametralmente opposti. Le composizioni sono tre e sono molto dilatate, le citazioni sono in esse contenute ad intervalli, in un marasma di suoni in cui la predilezione verso materiali poveri (da qui il titolo del disco), marchiano indelebilmente il sound della band; scherzi sonori, voci dall`oltretomba, noise-core, musica isolazionista e harsh, sono gli ingredienti di un viaggio verso lidi inesplorati.
I Der Einzige sono protagonisti anche della seconda produzione della Moriremo Tutti, uno split condiviso con gli Harshcore, degli amici Tommaso Clerico e Luca Sigurtà , che in comune hanno l`amore verso una strumentazione povera e accattona. Il cd-r è composto da quattro pezzi per parte, con gli Harshcore dediti sempre più alla composizione, sia rumoreggiante che minimale (la quasi psidechelia della bellissima peeping), in una miscela ben riuscita tra musica eseguita e musica riprodotta; è un lento incedere quello che muove i passi del duo biellese (mesmerian), come un`entrata in sordina verso i luoghi oscuri della propria anima (l`industrial di stuned tuna, l`ossessiva do it dodo!). Dal canto loro, i Der Einzige, in questo split, fanno addirittura meglio, concentrando maggiormente le loro evoluzioni sonore, liberando sia il loro lato più aggressivo e psichedelico (ottimamente equilibrato in yellow 6 meet yellow swans; bella anche la melodia di el bujun), introducendo funzionali room recordings (to beat or not to beat), nonchè dedicandosi ad una sorta di improvvisazione laterale dal notevole tasso di interesse (franco).
Concludiano con la terza e ultima uscita (per il momento), ovverosia una compilation che omaggia il brano voodoo contenuto nell`ultimo disco degli OvO, “Miastenia”. Innanzitutto partiamo dal pezzo, qui riproposto anche dagli stessi OvO in una alternative version, uno dei più solidi ed esoterici che siano mai usciti dalle corde di Stefania Pedretti e dalle pelli di Bruno Dorella. La prima rivisitazione è opera del padrone di casa, Hue, che ci regala una magica piece tra musica contemporanea (molto bello il piano) ed elettronica minimale; dello stesso tenore, ed anch`esso supportato da un incantevole piano, è il brano di Mark Hamn che isola e dialoga con la voce della Pedretti, in una bellissima improvvisazione. Ritroviamo anche gli Harshcore che giocano sui vocalizzi, accentuando la schizofrenia del pezzo mentre i Larsen Lombiki mantengono la ritmica di base costruendoci sopra il classico loro pezzo, con miriadi di trovate soniche; gioca sulla ritmica anche Luminous nel cui remix viene esaltata tutta la potenza del pezzo, mentre Amy Denio si produce in una nebulosa suite di minimal noise. Sul lato più elettronico ci sono Buben, che sfrutta la ritmica per spingere sul lato più dance, Sparkle In Grey, che dilata all`inverosimile certi suoni acuti, ed Andrea Marutti che azzera il lato percussivo producendo un noise dal movimento ondulatorio. In ultimo va segnalato il bel video-intervista ad opera di Invernomuto. Da accaparrarseli.
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