Improvvisazione atipica questa.
Poco meno di trenta minuti, d`estrazione radicale fuor di dubbio, ma sottilmente (o ingenuamente...), svincolata da norme tipiche di genere.
La coppia Fiore/Spataro, barcamenandosi fra Puglia ed Umbria, intercetta una frequenza aliena, che, nella sua imperfezione; suona fresca e stimolante.
Strumentazione parca (per non azzardar povera), due bassi che se ne vanno in loop, vocine sparse, una fisarmonica, un pugno di ideuzze buone, a sollecitar vie di fuga originali dal caos tramortente; poco altro.
E può bastare per il momento.
Niente ammassi rocciosi; ipotesi acquatica piuttosto.
Sorta di diluizione in fisiologica scaduta ma tuttavia ancor limpida, di scorie Godflesh (il rombo di fondo esausto, propagato da un`ampli troppo piccolo per ottundere), e rimandi simpatici, ai Tasaday più atmosferici e lisergici.
Al caos, astutamente, preferiscono l`opera di sottrazione.
All`esposizione muscolare; l`erosione inflessibile del tempo.
S`inscena dunque, una sequenza di segnali morse picchiettanti, che si perdono nell`amniotico girotondo di una fisarmonica fuori tonalità .
Alzo il volume e temo l`affondo rovinoso per diffusori esausti.
Sbaglio di grosso, gioco impro/obliquo screziato di oscurità questo, che avanza lento in direzione della luce.
E la sostanza, la ciccia vera, di questo breve biglietto da visita, è tutta racchiusa, in questa alternanza, fra stasi; e svolazzo lisergico acusticamente granuloso.
Quando s`incastrano in ritmi sghembi oppiacei, beccan soluzioni che speriamo abbiano il coraggio d`indagar a fondo nel futuro.
Imperfetto, mai in piena luce, eppur, con sufficiente energia, per accender la lampadina, e non raggelar in uno sbadiglio ammirato.
Pagnotte da mangiare, ce ne sono ancora molte, ma, a giudicar anche dal loro operar come piccola label curiosa (Ioioi, Tasaday, Microwave With Marge, Rollerball, Frogwomen e Superfreack...); apre le porte alla speranza.
In scarico gratuito.
Che altro volere?
Un ascolto.
Seguiranno evoluzioni (split con Ioioi in arrivo a breve...).
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