Autore disco: |
The Shipwreck Bag Show // EAReNOW |
Etichetta: |
Wallace (I) / SoundMetak (I) / Long Song Records (I) // Wallace (I) / Amirani (I) / Soundmetak (I) / Rer Megacorp (GB) |
Link: |
www.soundmetak.com www.wallacerecords.com www.amiranirecords.com |
Formato: |
CD |
Anno di Pubblicazione: |
2009 |
Titoli: |
1) two castaway tramps 2) scoppia 3) archipelago 4) captain J.S. Eduard 5) tempo 6) tuamare 7) tra le nostre mani 8) spinning9) caminito sucio 10) the F. Wheeler shipwreck 11) la verità 12) kalejira // 1) ssshhsleeping 2) ai moi moi 3) starting eclipse 4) pairidaeza 5) 1000 little glowing insects will dance in the garden of eden 6) testa di serpente velenoso 7) sole 8) eclipse 9) totenlob 10) ending eclipse 11) luna 12) third ear dance13) ritornoalleoscuremaniere 14) terra
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Durata: |
37:10 // 43:43 |
Con: |
Xabier Iriondo, Roberto Bertacchini // Alberto Morelli, Xabier Iriondo, Paolo Cantù, Rosa Corn, Stefano Stefani, Gianni Mimmo, Federico Cumar, Cristian Calcagnite, Federico Sanesi, Roberto Mazza |
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bellissimi |
x Alfredo Rastelli |
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La MailSeries della Wallace è stata una serie seminale i cui frutti continuiamo a raccogliere ancora adesso a distanza di anni dalla sua chiusura. The Shipwreck Bag Show e EAReNOW sono infatti due dei progetti che hanno esordito in quella splendida serie e che adesso trovano piena consacrazione in un`uscita `regolare` (laddove prima erano invece stati pubblicati in cd da tre pollici). Comune ai due progetti c`è Xabier Iriondo, uno dei promotori di quella serie, che nel primo dei cd che trattiamo adesso, The Shipwreck Bag Now, è coadiuvato dal grande Roberto Bertacchini, batterista, e non solo, di Starfuckers prima e Sinistri poi. Parafrasando il titolo del pezzo di apertura, Iriondo e Bertacchini danno l`idea di due naufraghi, novelli Robinson Crusoe che approdati su un`isola sperduta, e dopo lunghi mesi di solitudine, cominciano a produrre musica primitiva, folle, scoppiata, con voci alla deriva e imprevedibili parti strumentali. L`inizio non poteva che essere affidato ad un`antichissima spora folk, allucinata e stralunata (two castaway tramps), che fa il paio con l`ipnotica e multiforme tuamare e la sad ballad di la verità (dalle parte dei Polvere). Sono, queste, canzoni strambe e un po` folli, capaci di andare lontano fino a toccarti il cuore (si ascolti a tal proposito anche il canto blues alla luna di captain J.S. Eduard). Non mancano poi gli episodi più elettrici (la solida scoppia), con il Bertacchini a fare un lavoro enorme alla parte ritmica e il cui tocco è sempre riconoscibile (vedi archipelago oppure tra le nostre mani, quasi un outake degli Starfuckers), nè manca un tributo all`improvvisazione (tempo, caminito sucio), ed un finale quasi esilarante, da incorniciare (kalejira). Un disco che brucia come un piccolo capolavoro.
A differenza del dischetto di esordio, a questo secondo appuntamento, EAReNOW si presenta come un vero e proprio collettivo, con Alberto Morelli e Xabier Iriondo ovvi punti di riferimento ma con la presenza fissa di Paolo Cantù, più la partecipazione di altri importanti collaboratori. Anche all`epoca della prima uscita, il progetto si mostrava non facile alla classificazione, così carico di sfumature e permeato da una forma di misticismo (o forse, meglio dire, spiritualità ) davvero molto personale. Si inizia col jazz informale di ssshhsleeping, seguito da una delicata ballad elettroacustica ai moi moi e un'altra piece vagamente jazzata starting eclipse. Ed è proprio il jazz l`influenza predominante nel disco ma inteso più come mood che come stile propriamente di genere. La lunga pairidaeza ne è una conferma, con dei sali-e-scendi molto evocativi, ma anche i frammenti sole, luna e terra nonchè la solida eclipse (con Gianni Mimmo al Sax e Cristian Calcagnite alla batteria) ne tradiscono l`influenza. Third ear dance è un omaggio alla Third Ear Band mentre eclipse non trascura richiami a certo rock-in-opposition. Non prendete però questi riferimenti che vi do, alla lettera, perchè lo stile della band è personalissimo ed in questo disco niente è come sembra. Ennesimo centro.
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