Autore disco: |
Jacques Foschia, Mike Goyvaerts, Christoph Irmer, Georg Wissel // Jacques Foschia |
Etichetta: |
Creative Sources (P) |
Link: |
www.creativesourcesrec.com |
Formato: |
CD // 2CD |
Anno di Pubblicazione: |
2008 |
Titoli: |
1) may i help you? 2) in / out 3) decompression 4) fur lotte 5) compression 6) once upon 7) fishing for compliments 8) 5%9) schone mullerei 10) the great ippener // 1) grasp 2) iris 3) unzip 4) slopes 5) entractuel 6) puff pull 7) phoenix 8) indocile 9) noodly way 10) ara / 1-6) senza titolo
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Durata: |
51:47 // 46:48 / 37:14 |
Con: |
Jacques Foschia, Mike Goyvaerts, Christoph Irmer, Georg Wissel // Jacques Foschia |
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Improvvisazione sentimentale |
x Alfredo Rastelli |
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Il quartetto composto da Jacques Foschia (clarinetto), Mike Goyvaerts (percussioni, objects, toys), Christoph Irmer (violino) e Georg Wissel (alto sax preparato e sax tenore) bissano il precedente disco, uscito pochi anni fa per la Free Elephant, con la seconda parte di “Canaries on the Pole”, progetto nato nell`ambito di una sperimentazione di natura impro-jazz. L`iniziale may i help you? alza immediatamente i toni lasciando intravedere una spontanea irruenza in nuce di una considerazione più cervellotica dell`improvvisazione. Ma è solo un breve intro. Eccetto che per una manciata di lunghe suite (vedi in / out o schone mullerei), in cui viene dato ampio respiro alla ricerca avanguardista, predomina nel disco un senso di codificazione stilistica, di una riuscita sintesi, prima ambita e poi finalmente raggiunta; dalle sottili note sospese di decompression ed ai suoni trattenuti di compression, alla massificazione di fur lotte e all`irrequietezza di the great ippener, emerge una padronanza della materia da parte del quartetto e una spiccata comunione di intenti. Nel panorama attuale, l`improvvisazione più che sulle idee e sulle intuizioni, si gioca sull`alchimia tra i suoni e la sensibilità di chi c`è dietro, e in “Canaries on the Pole” ne trovate da essere poi soddisfatti.
Nel 2008 è uscito, sempre per la Creative Sources, anche il primo solo di Jacques Foschia, “Clair Obscur”, un corposo doppio cd che ci mostra in tutte le salse le abilità del clarinettista belga. Il primo cd contiene dieci registrazioni in studio di notevole interesse, alcune di impronta più jazzistica (grasp, indocile) in cui rileva l`influenza dei grandi del settore (Albert Ayler, Antony Braxton), altre più sperimentali (molto bella slopes, phoenixiris, entractuel). Al contrario di molti suoi colleghi, Foschia non perde mai di vista il suo strumento, il suo suono caratteristico e la forza dirompente che esso può emanare pur mantenendo un approccio minimalista.
Il secondo cd fotografa invece l`artista in due esibizioni live, l`una in Bruxelles, la seconda a Londra. Anche qui si ripropongono i temi del primo cd ma viene esaltato maggiormente l`aspetto performativo e le qualità tecniche (spettacolare la prova al fiato della prima traccia e terza traccia) rispetto alla musicalità che comunque c`è e si avverte (la traccia numero 4). Me lo figuro, Jacques Foschia, in questo doppio cd, non più costretto all`interno dei canovacci della musica improvvisata di gruppo, dar libero sfogo a tutto il proprio essere. Gran bella prova.
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