Gradevole scambio di pezzi sull`asse Stati Uniti/Francia; Sutekh risiede a san Francisco, O.Lamm è francese e, con gentilezza estrema, si dedicano allo scambio di materiale, dando aria nuova a due pezzi editi. Più che lo stravolgimento brutale si predilige, in questo caso, un approccio delicato alla materia altrui preferendo tenui infiltrazioni strumentali, piuttosto che la sottoposizione ad un massiccio ingrassamento delle trame. Apre Sutekh che, nel brano di O.Lamm, inserisce dei curiosi arrangiamenti a base di armonica, quasi, blues, chitarre acustiche abilmente nascoste ed esibisce uno spirito molto house. O.Lamm, invece, da par suo riprocessa il brano di Sutekh esponendolo ad una serie di radiazioni gradevolmente glitch pop senza, però, mai forzare la mano in arrangiamenti estremi; tutti gli ingredienti appaiono adeguatamente dosati nel ricreare un`atmosfera notturna danzerina, ma mai stucchevole. Aroma di strade bagnate e luci colorate al neon a tarda notte. Minimal house, minimal techno ed anche shoegazing pop nel finale, quando una voce femminile, delicatamente ed inaspettatamente, si ricama il suo spazio su delicati arpeggi di chitarra. Tutto piccolo vero, ma anche simpaticamente gradevole.
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