Nel gioco di incontri, collaborazioni e interscambi, il caso (o per meglio dire: la volontà del boss Ernesto Rodrigues) ha voluto che questa fosse la volta dello string quartet; non pensate, però, al classico quartetto d`archi perchè gli artisti della Creative Sources dimostrano con questo lavoro di non voler seguire la tradizione, tutt`altro. Gli `strings` di cui parliamo vanno infatti intesi propriamente come strumenti a corde e quindi non solo gli archi rappresentati da violino, viola o cello, suonati rispettivamente da Ernesto e Guilherme Rodrigues e da Gerhard Uebele ma anche la chitarra e l`inside piano (perchè non di tasti si tratta, ma appunto delle corde all`interno del piano) di Josè Oliviera. Ha ispirato questo lavoro, la tecnica del `contre-plongée`; le inquadrature dal basso (è questo il riferimento del titolo) danno del soggetto un punto di vista diverso, uno sguardo quasi deforme e chissà se per questo disco i quattro portoghesi non abbiano voluto applicare questa tecnica alla musica e offrirci quindi la loro visione deviata dello string quartet. Punto di partenza ancora una volta l`improvvisazione nel suo l`approccio regolato sulle coordinate che dai AMM porta ai nmperign e a tutti coloro i quali cercano nuove soluzioni sonore tramite l`uso non canonico degli strumenti. Siamo alla presenza di sei tracce, sei tagli, come li chiamano loro, sei sequenze fotografiche realizzate e poi montate in ordine non numerico (ho provato ad ascoltare seguendo l`ordine ma non mi pare che cambi granchè l`ascolto). Le strutture sono precarie, si reggono quasi per miracolo, il suono è secco, ruvido e stridente, le corde vengono pizzicate, percosse, grattate e tirate al limite; non solo AMM ma anche Cage e Bailey, soprattutto nella parte conclusiva. Una musica concreta che gioca più del solito col silenzio, in certi passaggi quasi fosse non amplificato e quindi al limite dell`udibile ed è ancora una volta un bel disco targato Creative Sources. Per chi ne avesse bisogno nel libretto vengono riportate le attente note di Dan Wanburton, ennesimo attestato di stima per una nuova prova di maturità di questi interessanti artisti portoghesi.
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