Sawako Kato è uno dei pochi personaggi culto di questo inizio millennio, e lo è perché, a conti fatti, combacia perfettamente con esso, con le sue istanze, con i suoi percorsi e con la sua silhouette.
Ha saputo gestire alla perfezione la propria immagine attraverso la diffusione di CD-R autoprotti, la partecipazione a compilation in mp3, la pubblicazione in alcune delle CD-R labels più apprezzate, la creazione di un sito personale molto curato ed efficace, i contatti con le realtà indipendenti di tutto il pianeta... Questa giovane ragazza giapponese è in grado di insegnare a molti come si può fare, facendolo bene, il manager di se stesso. I flyers che accompagnano il suo materiale promozionale sono di una completezza e di un ordine perfetti, con annotazioni brevi e semplici sul materiale stesso e, in più, particolareggiate informazioni sulla sua attività passata, presente e futura... una manna piovuta dal cielo per chi deve scriverne.
Kato Sawako ha saputo cogliere lo spirito dei tempi ed ha utilizzato al massimo quelle che sono le possibilità offerte da un mezzo potente come Internet. Un`autentica `tokyo digital mutation girl`, come recitano le parole chiave poste alle porte d`ingresso del suo mondo virtuale.
Sono questi i motivi di un successo spropositato, non rispetto alla qualità , ch`è reale, ma rispetto a una produzione musicale che, a conti fatti, è praticamente prossima allo zero.
Perché, posso affermarlo per esperienza, una recensione su Internet di un suo CD-R, magari stampato in sole 300 copie, riceve molte più visite di una recensione a un disco di David Sylvian, e posso assicurarvi che non si tratta affatto di cliccate dell`artista o dei suoi amici. La conclusione non può essere che una: il popolo di Internet ama questa `tokyo digital mutation girl`.
Ho scritto di `una produzione prossima allo zero` e mi spiego meglio. Il CD-R ha motivo di esistere solo per basse tirature, quindi una produzione basata esclusivamente su quel tipo di supporto non può certo raggiungere un pubblico così numeroso da giustificare la notorietà raggiunta dalla ragazza. Inoltre questo tipo di supporto non viene trattato dalla maggior parte della stampa, e quando viene preso in considerazione è guardato come materiale di serie B o, peggio ancora, è esaminato in modo equivoco, senza spiegare affatto di cosa si tratta. La maggior parte dei distributori, poi, non accetta in consegna i CD-R.
Buona parte della pubblicità , se mai, gli è venuta dai pezzi piazzati su Internet. Ma anche di questi se ne parla poco, e allora vuol dire che esiste un tipo di pubblico evoluto, in grado di muoversi in modo autonomo rispetto alla critica, alla promozione e alla pubblicità (cose che, spiace dirlo, a volte fanno corpo unico). La giapponese ha probabilmente intuito la consistenza di questi ascoltatori, ha saputo raggiungerli tramite una penetrazione a `rete` ed ha fatto leva sul loro gusto per costruire una sua piccola mitologia.
Questo CD rappresenta l`opportunità di allargare una cerchia di pubblico già consistente, un`opportunità che non vale solo per l`autrice ma anche per l`etichetta, anch`essa rimasta confinata, fino a ieri, nell`universo della piccola produzione su CD-R, e non è un caso fortuito che la and/OAR abbia deciso di puntare proprio su Sawako per tentare il salto di `categoria`. La `tokyo digital mutation girl` non delude infatti le aspettative e sfrutta nel modo migliore l`occasione che le viene offerta, e fin dalla lista delle collaborazioni raccolte è possibile capire quanta accuratezza c`è dietro alla produzione di “Yours Gray”.
La scelta dei pezzi, che privilegia sette tracce medio-brevi, è estremamente felice. La struttura pacata e artigianale, morbida ma non languida, è affidata a pochi tratti distintivi, e ne prendono forma acquarelli dai colori tenui, come le foto che adornano la confezione, o come forme irreali di paesaggi visti al lume di luna piena, magari coperti da un manto di neve, con i colori che assumono un carattere magico e fantastico, mentre nello sfondo è possibile udire il crepitio del silenzio. Arte semplice, povera, arte del quotidiano, del vissuto, impressioni dettate da uno sguardo attento alla nuance del mondo... arte impressionista e, dopo tanto espressionismo, ce n`era davvero bisogno.
I brani sono tutti costruiti con registrazioni concrete, una spolverata di pianoforte processato, un pizzico di onde corte radio, voci quanto basta... poesia delle piccole cose che si tinge d`immenso. Gli episodi più curiosi rispondono ai titoli di Petit Garçon, con l`autrice che scrive di aver dimenticato quali suoni ha utilizzato, Cache Cache e Go To Ocean, entrambi assemblati con field recordings raccolti nei pressi di una galleria dove, e mentre, suonava `Toshi` Nakamura.
I percorsi di Sawako vengono paragonati a quelli di Sophie Calle e Wim Wenders, ma io vedrei bene un parallelo con la produzione solista di Valerio Tricoli, un altro giovane che sta finalmente trovando la sua dimensione nel grande universo della musica. Comprate questo disco e tenetelo stretto insieme a tutti i CD-R autoprodotti di Sawako, se siete riusciti a metterci le mani, perchè il futuro è dalla sua parte.
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