Direttamente dal circuito berlinese più sperimentale giunge finalmente a noi il risultato di un incontro molto atteso, già avvenuto varie volte dal vivo ma mai immortalato fin ad ora su disco: quello tra le percussioni di Tony Buck, straordinario batterista già in Kletka Red, Peril e The Necks (mica bruscolini!) e la tromba di Axel Dörner, ormai consacratosi come uno dei nomi di punta della scena avant. Quest`ultimo in particolare, sempre più proiettato al di fuori del jazz più sperimentale, affianca, in questa occasione, al suo strumento principale anche l`utilizzo del computer, con lo scopo di elaborare il suono della sua tromba ma anche di esercitare una certa funzione di sostegno generale, quasi fosse usato nelle veci di un basso. Una somiglianza tra il suono degli strumenti acustici e quello degli strumenti elettronici che è sempre più forte in produzioni di questo tipo. “Durch und durch” consta di quaranta minuti per un`unica traccia, sebbene le pause di silenzio lascino intuire come il disco sia il risultato di più sessioni. Di Axel Dörner conoscevamo già la sua attitudine a spingere il suono della tromba verso la scultura sonora; qui c`è da segnalare anche l`ottimo lavoro agli elettronics che sembrano, in più di un`occasione, essere il naturale sviluppo della sua arte. La vera sorpresa è però Tony Buck, magnifico nelle progressioni e nel ricoprire totalmente gli spazi vuoti. Ascoltate la festa di metalli che prende corpo lentamente nel corso dei secondi dieci minuti; da far impazzire. La sua batteria è dovunque, concreta, metallica, infinitesimale, in certi momenti quasi tribale. L`ennesima conferma di due grandi artisti e di una città che non la smette di regalare perle.
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