Due minuti di silenzio completo introducono questo nuovo lavoro di Francisco López, due minuti che chiariscono fin da subito quali saranno le coordinate lungo cui si muoverà il resto dell`opera, lentissima ed avvolgente un`onda statica polverosa faticosamente si scava un varco verso la luce quasi giungendo da abissi infiniti. Questo notevolmente suadente cd è una gustosa variazione del tipico sound di Francisco López con un risultato finale che ci regala una marea scura di drone immobili che lentamente vengono ad arricchirsi di strane risonanze e notevoli seppur al limite dell`audibile interferenze sonore che ne movimentano in maniera quasi pittorica la superficie. Una oscura mareggiata minimale carica di una profonda violenza concettual(a qualcuno comunque risulterà urgentemente spaccapalle) che sicuramente in un panorama giunto oramai al limite di esperienze sonore estreme trova la sua ragione di essere grazie proprio alla sua quasi totale mancanza di definizione; è assolutamente inesplicabile con semplici parole quello che avviene all`ascolto. L`equivalente sonoro di una massa gassosa incombente che all`improvviso cala sulla nostra postazione audio tagliando fuori ogni altro suono. Esperienza sinistramente riposante ed a tratti profondamente terapeutica verrebbe da dire; giunti allo scoccare del ventiquattresimo minuto un filtro si apre per un istante e poi subito dopo si richiude ricollegando il tutto al silenzio iniziale. Vi sembrerà di esser giunti al centro della terra.
Molto probabilmente siamo al cospetto di un enigmatico territorio 'spinale di ballardiana' memoria.