Ecco arrivate due nuove uscite per casa Mr.Mutt. Per l'occasione i Tu m', curatori della serie, mettono a disposizione le rispettive esibizioni dal vivo di Nathan Michel e del trio di Chicago, Tv Pow. Scelta questa, par di capire, che conferma lo spirito eterogeneo che anima i due nel selezionare le varie realtà sperimentali da proporre. Ricordiamoci la prima uscita avvenuta con Robin Rimbaud, meglio conosciuto come Scanner, seguita dai soavi Minamo e Sogar.
L'americano Michel, con un paio di full lenghts in attivo per i tipi della Tigerbeat6, da subito chiarisce le idee agli sprovveduti sulla centralità del suono digitale nel proprio discorso. Fotografato in diverse tappe in giro per gli states, precisamente tra il Tonic di NYC, il Friendship House di Philadelphia e il Terrace Club di Princeton, Nathan, in questo caso, usa come strumento principale di elaborazione il laptop. Realizzando immediatamente una tavolozza composta da colori, gia conosciuti a coloro che hanno masticato glitch & Co. negli ultimi anni 10 anni. Basta nominare il tanto in voga 'Colonia Sound' per far aumentare di grado la luce intuitiva del nostro sistema cerebrale. Niente di nuovo all'orizzonte dunque, se nella vostra collezione a trovare spazio s'intravedono padrini del genere come i Mouse On Mars. "Trebly", ipoteticamente, suonerebbe come una versione di "Glam" sporcata dagli slanci pop di casa negli ultimi periodi nel duo di Colonia. Non dimentichiamo, però, neanche fratelli minori come i belgi Scratch Pet Land, Vert... in poche parole tutte l'enciclica della 'nu elettronica' sbocciata negli anni 90. La positività dell'opera è da ricercare nella parsimoniosa attenzione con cui Michel assembla i vari temi: privi di certa 'invadenza' rumorista (Kid 606...) e al contrario ben dosati di melodie microscopiche, più o meno seriose, che in alcuni punti arrivano a formare delle lievi textures ipnotiche. Simpatico e fresco: due aggettivi che ben si accostano all'artista e anche se certi schemi, abbiamo visto, risultano derivativi di certo sound elettronico 'passato', spunta la tesi che l'universo laptop ancora riesce a trasmettere good vibrations alle nostre orecchie.
Differente giro di giostra per quanto riguarda il trio animato da Todd A. Carter, Brent Gutzeit e Michael Hartman. Chi più chi meno entrambi gli appartenenti, scorazzano qua e là dentro l'iperattiva scena impro made in Chicago. La performance in questione risale al lontano 1999. Il luogo del misfatto, invece, è il The Nervous Center, uno tra i locali più famosi in città in fatto di concerti ma, purtroppo, chiuso da poco. Oltre alla musica, quindi, il cd diventa testimonianza diretta di un luogo di cultura. Ed essendo i Tv Pow attenti nel far risaltare tutti i particolari, è facile udire nelle varie improvvisazioni, non tanto il consueto vociferare del pubblico, quanto i tre muoversi e agitarsi sul palco. Una piacevole sensazione che ricorda la migliore tradizione concertistica della Bimhuis di Amsterdam, dove ogni minimo elemento diventa pretesto di espressività dell'artista. Ascoltare le loro note intrecciarsi ci fa piombare in un mare di suoni, dove la carica, con i relativi spunti, subisce un'ascesa inarrestabile. Se esiste un gruppo che riesce a far confluire svariati punti nel proprio mood, per poi respingerli, o stravolgerli del tutto, questi sono loro. Audaci (poli)strumentisti, il loro armamentario si fa gioco sia di una strumentazione acustica - 20 string steel bass, percussioni - quanto elettronica - giradischi, laptop, cds.
Tutto e niente in un solo attimo: Sun Ra a braccetto con Morton Feldman, diavolerie free form ed improvvisi isterismi noise, frequenze radiofoniche, feedback metallici e drones taglienti, borbottamenti, scricchiolii vari, percussioni a tratti sghembe, a tratti incisive, field recordings tinti da ritmi etnici, immobilità e movimento, silenzio e rumore, insicurezza e decisione. Risultato soddisfacente che spinge, a chi fosse interessato, nel consigliare la forte carica estremista del gruppo con la prova data insieme agli Stilluppsteypa in "We Are Everyone In The Room" uscito nel 2001 per la Erstwhile.
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