Autore disco: |
Ernesto Rodrigues, Manuel Mota & Gabriel Paiuk // Schwimmer // Unsk |
Etichetta: |
Creative Sources (P) |
Link: |
www.creativesourcesrec.com |
Formato: |
CD |
Anno di Pubblicazione: |
2004 |
Titoli: |
1) Tensión 2) Lesión 3) Natural 4) Visceras 5) Espinal 6) Inflamación // 1) - 2) - 3) - 4) - 5) - 6) - 7) - // 1) HOVT 2) IRKST 3) MAWT 4) SYOT 5) AZODT 6) YAKST 7) ANAT 8) CHOT |
Durata: |
44:52 // 48:37 // 48:37 |
Con: |
Ernesto Rodrigues, Manuel Mota, Gabriel Paiuk // Alessandro Bosetti, Michael Thieke, Sabine Vogel, Michael Griener // Birgit Ulher, Martin Küchen, Lise-Lott Norelius, Raymond Strid
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Dedicati agli affezionati del genere |
x sergio eletto |
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Nemmeno una probabile fiacca, dovuta al caldo soffocante di questi giorni, è riuscita a frenare il Portogallo e la propria scena indipendente, tra le più attive musicalmente al momento in Europa. Discorso non solo concerne al jet set dei musicisti, ma anche allargato agli ambiti produttivi, con etichette sempre più emergenti nel panorama internazionale. La Creative Sources, poi, nel corso di un modesto lasso di tempo ha subito una notevole crescita (produttiva e qualitativa), acquisendo un sicuro posto di riguardo da parte degli aficionados delle musiche di ricerca.
“Dorsal” presenta un trio intarsiato da manierismi piuttosto classici. Il termine non è un eufemismo se si osserva la totale attinenza, mostrata da entrambi i componenti, al mantenimento di un suono acustico da parte degli strumenti. Manuel Mota, Ernesto Rodrigues e Gabriel Paiuk si lasciano corteggiare da un'infinità di pulviscoli sospesi nell'universo musicale e se volessimo tentare d'inquadrare il tutto sotto un'ottica più precisa, potremmo delineare due linee parallele tracciate da (impalpabili) sapori jazz(y) e scampoli di musica contemporanea. Sei attimi dove una viola, contorta e tirata, le miniature introverse di una chitarra e certe bizzarrie di un piano (preparato) indagano i diversi stati fisici / psichici del corpo umano, rendendone, così, una visione personale
D'altro spessore si presenta il quartetto firmatario di “ 7X4X7”: un lavoro che a tutto tondo catapulta dentro gli attuali meandri del circuito sperimentale berlinese. A fianco di Sabine Vogel, Michael Griener e dell'attivo Michael Thieke vi troviamo anche la mano di un Alessandro Bosetti che, dopo i recenti sviluppi solistici raggiunti con “Zona”, rende ulteriore conferma del mood introspettivo e, sempre più, elettro-acustico riservato alla sua musica. Aloni del passato collettivo Phosphor si rincorrono per i diversi strati, quieti in partenza più nervosi e tirati alla fine, che delineano un continuo viaggio sonoro.
L'asprezza di questi suoni viene ripescata, in dosi più massicce, anche nell' articolata interazione tra Birgit Ulher, Martin Küchen (musicisti ruotanti nell`improv svedese) e i tedeschi Lise-Lott Norelius e Raymond Strid. La comunione tra strumentazione acustica e apparecchiature elettroniche è più presente. Si percepisce una chiara contrapposizione stilistica tra gli svedesi, maggiormente debitori di istanze free jazz (Küchen, i soffi improvvisi tra baritono e soprano s'inerpicano tra il passato di Albert Ayler e l'irruenza di Peter Brotzmann) e i tedeschi, maggiormente liberi da schemi precisi e più intenzionati a sperimentare liberamente.
Tre lavori che nascondono il sapore del `già detto`: questo il pensiero che balena alla mente, dopo essersi voltati ad osservare tonnellate di lavori simili accatastati sullo scaffale, ma importanti per l'etichetta, curata con passione da Ernesto Rodrigues. La possibilità di aprirsi, come in questo caso, a produzioni estranee al circuito iberico è di rilievo per un paese che, a differenza di molti, non vivendo di particolare benessere nutre una certa indifferenza nei confronti della propria comunità artistica.
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