Autore disco: |
Alvin Curran |
Etichetta: |
Tzadik (USA) |
Link: |
www.mills.edu/music/MUS/ACURRAN/Curran.homepage.html |
Formato: |
CD |
Anno di Pubblicazione: |
2004 |
Titoli: |
1) Toto Angelica 2) Music Is Not Music 3) Maritime Rites-Wasserkorso 4) For MG 5) In Hora Mortis 6) Endangered Species 7) Pittura Fresca 8) Inner Cities 2 9) Erat Verbum John 10) Romulus And Remus Make A Ruckus 11) Return To Sender |
Durata: |
71:25 |
Con: |
Alvin Curran, Tom Dambly, Tom Heasly, William Winant, David Abel, Paul Hanson, Craig Fry, Paul Dresher, Marja Mutru, Gene Reffkin, Amy Knowles, Shelley Hirsch, Joan Jeanreanaud, Fred Frith, Domenico Sciajno, California Vocal Academy diretta da Boyd Jarrel, Orchestra Of The Sudwestfunk Radio Stuttgard diretta da Alex Winterson |
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un grande autore |
x etero genio (no ©) |
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Vengono le vertigini a dover parlare di Alvin Curran. Quando io, che non sono certo un soggetto di primo pelo, mi approssimavo imberbe ai primi rudimenti musicali, il suo nome si stava già affermando nell`ambito della sperimentazione elettronica e, insieme a Richard Teitelbaum e Frederic Rzewski, aveva già avviato il basilare collettivo MEV. Seppure in maniera sommersa, dopo che negli anni `70 aveva fatto uscire gli acclamati “Canti e vedute del giardino magnetico” e “Fiori chiari fiori oscuri”, Curran ha continuato sempre una sua ricerca sonora, riuscendo anche a restare al passo con i tempi e lavorando, spesso, con gli sperimentatori delle ultime leve. La Tzadik ha contribuito a rilanciarne il nome presso le generazioni più giovani, pubblicando “Animal Behavior”, “Theme Park” e, adesso, questo “Lost Marbles” che, fra i tre lavori, è il più discontinuo ma anche il più interessante. Il che è una contraddizione solo apparente. Le `biglie perdute` sono una serie di brani non idonei, per vari motivi (magari perchè destinati a progetti particolari), ad essere inclusi nelle uscite discografiche precedenti. Il CD è quindi una raccolta di appunti, sparsi in un intervallo piuttosto ampio, la stesura va dal 1987 al 2003, da mostrare nitidamente il processo evolutivo dell`autore. Un`impostazione siffatta, magari, rende più difficile il compito a chi intende consigliare l`acquisto del disco, giacché, vista la varietà dei contesti, è piuttosto problematico individuare un pubblico in grado di apprezzarlo per intero. Si passa da Toto Angelica, montaggio di campioni destinati a celebrare i dieci anni del festival bolognese, al curioso Maritime Rites-Wasserkorso, deputato anch`esso ad una celebrazione, i 750 anni della città di Berlino, e basato sul suono d`undici sirene da nave controllate elettronicamente. Anche nei brani assegnati ad una strumentazione di tipo più tradizionale, l`assortimento è, a dir poco, sconcertante. La selezione comprende materiale che si allarga dal solo per pianoforte (Inner Cities e Erat Verbum John) alla grande orchestra (In Hora Mortis), passando attraverso ensemble più o meno corposi (Music Is Not Music, Pittura Fresca e Return To Sender). Non tutta la sostanza è della medesima fatta, e proprio l`ultimo brano citato, che si avvale anche dell`apporto di Domenico Sciajno, è criticabile per un violoncello (Joan Jeanreanaud del Kronos Quartet) ostinatamente sopra le righe. Veniamo adesso alle `biglie` più `rotonde`. Music Is Not Music, innanzi tutto, con il bellissimo contrasto-interazione fra un coro chiesastico e uno scarno insieme strumentale composto da Tom Dambly (tromba), Tom Heaslley (basso tuba), Alvin Curran (piano) e William Winant (percussioni). Poi For MG, insondabile invenzione per pianoforte e nastro magnetico, probabilmente dedicata a Merce Cunningham, laddove Erat Verbum John è invece un omaggio a John Cage. Infine Romulus And Remus Make A Ruckus, il brano più recente della raccolta, basato sul remissaggio-rielaborazione di suoni forniti da Domenico Sciajno (potrebbe benissimo stare nel disco pubblicato dai due su Rossbin). Se volente avere un`idea complessiva sulla personalità di Alvin Curran, e se un disco troppo multiforme non vi disturba, “Lost Marbles” è qui che vi aspetta. Se invece cercate qualcosa di più organico, che tasti anche il polso alla consistenza attuale del musicista, vi consiglio di ripiegare sull`ottimo CD in duo, appena citato, a proposito del quale potete leggere qualcosa di più nell`articolo su Bowindo.
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